Giorgia Meloni sui dati Istat: "Cifre che rappresentano un segnale molto incoraggiante"
Cadono gufi. Morti stecchiti, impallinati dalle cifre, dagli indicatori economici, dai titoli dell'Economist e di Politico, dall'Ocse, dall'Istat e da chi più ne ha più ne metta. Certo, si parla di gufi "sinistri", mica i barbagianni quelli veri, tanto belli quanto piumosi e rapaci. Si parla dei gufi che sin dall'insediamento di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi e sin dagli albori di questo governo profetizzavano un'Italia destinata al disastro economico, emarginata in Europa, sola, cupa, povera. E invece...
E invece per Politico, Meloni è la donna "più potente d'Europa". E invece la disoccupazione è ai minimi da anni a questa parte. E invece l'Economist dipinge Giorgia come possibile pontiere tra la nuova Ue e la futura amministrazione a stelle e strisce firmata Donald Trump. E invece l'Istat diffonde altri numeri, altre cifre sul mercato del lavoro.
Ecco, su quest'ultimo punto, sulle cifre diffuse dall'Istat, piove un commento proprio del presidente del Consiglio, parla sui social, laddove consegna poche parole, ma dall'elevato peso specifico.
"I dati Istat diffusi oggi e relativi al terzo trimestre 2024 confermano il buon andamento del mercato del lavoro. Cresce ancora il tasso di occupazione, che sale al 62,4%, e prosegue la riduzione del tasso di disoccupazione, che si attesta al 6,1%, con una diminuzione di 0,6% rispetto al trimestre precedente - premette il premier -. Sono dati che rappresentano un segnale molto incoraggiante. Sostenere le imprese che creano occupazione e ricchezza è la strada che abbiamo intrapreso e che continueremo a percorrere, perché è quella giusta per far tornare l’Italia a correre e ad essere competitiva", conclude Giorgia Meloni mentre gufi stecchiti, inesorabilmente, continuano a piovere. Apri