Scontro totale
Pina Picierno attacca Conte e M5s: rissa a sinistra, Elly Schlein muta
"Trovo francamente ridicolo che il capo del M5S, partito iscritto in Europa a un gruppo politico che si chiama Left, venga proprio a Bruxelles a dire che fra destra e sinistra non c’è differenza, che si tratta di uno schema novecentesco, superato". Ad affermarlo è Pina Picierno, vice presidente Pd dell’Eurocamera, in una intervista a La Repubblica. "Delle due l’una: o Conte non conosce l’inglese o non sa cosa significa la parola ’sinistrà. In entrambi i casi si tratta di dichiarazioni che raccontano della credibilità del personaggio. D’altra parte non c’è da stupirsi: uno che non è stato in grado di scegliere tra Trump e Harris non può certo essere considerato affidabile, il punto sempre poco sottolineato è che ha la stessa posizione di Salvini. Evidentemente certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Si professa progressista, ma non esiste un progressismo che non sia di sinistra. Eppure sull’Ucraina continua a votare come il leader della Lega. In modo differente non solo dal Pd, ma anche da Carola Rakete, che sta in Left e certo non la si può definire una guerrafondaia. Io credo che Conte utilizzi come pretesto il dramma degli ucraini per sostenere un atteggiamento ambiguo sulla violenza totalitaria di Putin. Chi si dichiara antifascista non può non condannare l’aggressione imperialista del Cremlino", ha affermato.
Parole, queste, che hanno scatenato un vero e proprio putiferio nel Pd, nei Cinque Stelle e nel campo largo che fu. Nel Pd a prendere la parola su X è Simona Malpezzi: "Io invece condivido tutto quello che Pina Picierno ha detto in un’ intervista molto coraggiosa. E sul tema degli aiuti all’Ucraina è molto semplice: o stai con la democrazia o stai con Putin. Ai cittadini va raccontata la verità. E quel fondo è per la pace, non per la guerra". Dai 5S arrivano attacchi: "L’europarlamentare Pina Picierno in una intervista a La Repubblica si distingue ancora una volta per i suoi toni da bar nei confronti del presidente Giuseppe Conte e di tutta la comunità del Movimento 5 Stelle. A Picierno ricordiamo che la trattativa europea sul Recovery Fund durante la pandemia fu svolta in lingua inglese - proseguono - e fu vinta proprio grazie alla credibilità internazionale di Giuseppe Conte. Attaccare il presidente su questi punti denota una non troppo latente nostalgia per gli ’shock’ di Matteo Renzi. No, cara Picierno, a essere scioccati sono i cittadini, che hanno europarlamentari di opposizione che votano con la Meloni una Commissione di guerra, che rinnega il Green Deal e che sposa l’austerity e i voti del Pd sono stati determinanti per farla nascere", fanno sapere gli europarlamentari 5s in una nota.
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E ancora: "Offendere è segnale di debolezza delle proprie ragioni. Quali sarebbero i toni da bar usati da Pina Picierno? Al contrario di ciò che pensa il M5s, nell’intervista Picierno utilizza degli argomenti chiari per avanzare una critica politica seria a Conte. E cioè che non è vero che non c’è differenza tra destra e sinistra, in Italia come in Europa, e che sull’Ucraina il leader pentastellato ha le stesse posizioni di Salvini. Noi invece siamo europei e difendiamo la democrazia: perciò non lasciamo sola l’Ucraina. Il populismo sulla guerra lo lasciamo, appunto, a Conte. Sono argomenti che, per esempio, io condivido in toto. Dal M5s registriamo quindi contro Picierno un linguaggio offensivo che potevano francamente risparmiarsi", afferma la senatrice del Pd, Valeria Valente. I 5s chiedono alla Schlein di dissociarsi dalle parole della Picierno. E così arriva Filippo Sensi a mostrare solidarietà alla dem finita nell'occhio del ciclone. La risposta della Picierno è un altro schiaffo nella rissa a sinistra: "Grazie Filippo, spiace per loro. Evidentemente non cercano alleanze ma pretendono sudditanza o silenzio complice rispetto alle uscite strampalate del loro capo. Non in mio nome".
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