Prospettive

Giorgia Meloni, l'Economist lancia il premier: "Carta vincente dell'Europa?"

Con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni potrebbe diventare il nuovo ponte tra l'Unione europea e gli Stati Uniti d'America. Questo è quanto su cui si interroga l'Economist, in un contesto in cui i politologi americani si dicono certi: sarà proprio la leader di Fratelli d'Italia l'interlocutore privilegiato del tycoon. Visti anche gli ottimi rapporti con il suo braccio destro Elon Musk. "Penso che il rapporto Trump-Meloni sarà il più importante nelle relazioni transatlantiche" ha commentato James Carafano, una delle figure chiave della Heritage Founfation, think thank conservatore con sede a Washington. Insomma, da parte dell'Economist, faro del progressismo britannico ed europeo, un pesantissimo endorsement a favore della Meloni, sempre più al centro dello scacchiere internazionale, con buona pace delle opposizioni, impegnate in una sorta di processo di rimozione e negazione della realtà.

“Trump beneficerà di una voce conservatrice forte e solida in Europa con cui decidere proposte e strategie. Meloni è una leader europea che può creare unità tra le persone, per portare risultati concreti”, ha aggiunto Carafano, commentando con l’agenzia di stampa Adnkronos l’articolo dell’Economist. Un articolo la cui sintesi sta in una domanda: “Giorgia Meloni si rivelerà la carta vincente dell’Europa?”. “Il leader italiano è tra coloro che aspirano a essere il perno delle relazioni transatlantiche. E sarà protagonista dei dossier più importanti insieme agli Stati Uniti”, prosegue il pezzo. Sui social, il titolo che viene rilanciato è ancora più netto: "Giorgia Meloni punta a diventare il fulcro del rapporto transatlantico". Una prospettiva concreta, dunque.

 

 

In effetti, il primo incontro tra Trump e Meloni ha dato l'idea di un inizio di una salda collaborazione tra i due. In occasione della riapertura di Notre Dame a Parigi, i due leader si sono intrattenuti a parlare a lungo dopo la cena di gala, un “incontro privato” – l’unico di Trump con i leader presenti, fatta eccezione per il principe William – che però tutti gli osservatori hanno letto come in una sorta di bilaterale informale. L’incontro è stato commentato dallo stesso Trump, in un’intervista al New York Post: “Sono stato molto con lei. È piena di energia, ti dirò. È fantastica (She is great ndr)”, ha detto il presidente eletto riferendo del colloquio con Meloni.