Roba da matti
Ilaria Salis istiga a delinquere: occupare le case? "Slancio generoso e collettivo"
"Esprimo solidarietà alle persone imputate del comitato Giambellino (Milano) e invito a sostenere le ragioni dei movimenti di lotta per la casa, che sono gli unici ad attuare una vera politica per il diritto all’abitare in Italia": Ilaria Salis lo ha scritto a corredo di un video fatto proprio nel quartiere Giambellino e pubblicato su X. L'eurodeputata, che per l'occasione indossa un piumino verde lucido e un berretto con un vistoso pon nero in testa, difende ancora una volta le ragioni di chi arriva ad occupare le case popolari.
"Questa è la situazione - dice mostrando alcuni palazzi attorno a sé - lo stato in cui si trovano tantissimi edifici di edilizia popolare nella nostra città, cortili e spazi comuni abbandonati al degrado, stabili fatiscenti, lamiere e tantissime case lasciate vuote. Questa condizione è tutta colpa degli enti gestori, che oltre a non provvedere alla manutenzione degli stabili e degli spazi comuni, non assegnano neanche le case a chi ne avrebbe diritto, a chi aspetta da anni in lista d’attesa. Infatti a Milano il numero delle case lasciate vuote supera di gran lunga il numero delle persone in lista d'attesa".
L'eurodeputata di Avs, poi, spiega che "qui, come altrove, alcune persone, anziché dormire in macchina o per strada, decidono di entrare in una delle migliaia di appartamenti lasciati vuoti da anni, li ripuliscono e li risistemano, fanno i lavori, imbiancano, spesso devono anche sostituire i sanitari che sono distrutti da Aler stessa, che pur di scoraggiare le occupazioni di fatto rende gli appartamenti inagibili anche per le assegnazioni". La colpa, insomma, è di chi gestisce quegli edifici, non certo di chi li occupa. Infine l'attacco alla magistratura: "Ha trasformato quella che era una comunità solidale in una pericolosa associazione a delinquere, hanno trasformato in un crimine quello che è uno slancio generoso e collettivo per migliorare le proprie condizioni di vita e quelle altrui. Nove persone sono state condannate in primo grado a pene che superano anche i 5 anni di carcere. Venerdì 6 dicembre si terrà presso il tribunale di Milano l'udienza di appello, se dovesse passare il reato di associazione a delinquere sarebbe un passaggio molto grave nella direzione della criminalizzazione della povertà e delle lotte".