A Mattino 5
Giuseppe Conte, la confessione: "Mago di Oz? Mi sfottevano ai tempi di Draghi"
"La parola nasce da quel rapporto personale, da quei colloqui con Draghi, quando mi sfottevano un po' velenosamente. Ma io non ne ho mai fatto una questione personale": Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, lo ha detto a proposito dell'appellativo che gli ha dato il fondatore Beppe Grillo, cioè "Mago di Oz". Intervistato da Mattino 5, l'ex premier ha dunque rivelato un retroscena inedito del suo scontro col garante.
Scontro iniziato apertamente quando Conte venne abbandonato dalla larga maggioranza che lo sostenne durante la pandemia e le porte di Palazzo Chigi si aprirono a Mario Draghi, ex capo della Bce. Una svolta che il leader pentastellato non avrebbe mai perdonato al comico genovese. E ora viene fuori che il nomignolo "Mago di Oz" venne pronunciato da Grillo proprio nei giorni del cambio della guardia al vertice del governo.
Poi ha risposto alle parole del garante che, in un video pubblicato sui social, ha annunciato - alla guida di un carro funebre - la morte della forza politica, sostenendo la necessità per Conte e i suoi di crearsi un simbolo proprio. "Grillo - ha detto Conte - non ha capito che ha fondato una forza politica e questo Movimento appartiene alla comunità degli iscritti, che oggi lo ha rifondato e rigenerato. Se questa deciderà di cambiare simbolo, lo cambieremo, ma non è una cosa nella disponibilità di Beppe Grillo come persona".
Nel filmato pubblicato su Facebook ieri, martedì 3 dicembre, il comico genovese ha parlato anche della morte del Movimento e dei suoi valori "traditi". A tal proposito, però, l'ex premier ha detto: "In un certo senso, Grillo ha ragione. Il Movimento originariamente pensato da lui è morto, ma non sono morti i suoi principi e valori. C'è stata una rifondazione da parte degli iscritti, che ha definito un nuovo orizzonte con nuovi obiettivi strategici e nuove sfide". Sul simbolo invece ha ricordato che "è stato registrato a suo tempo da Di Maio, a nome del Movimento Cinque Stelle, com'è giusto che sia. Inoltre, per i partiti politici, vale l'utilizzazione consolidata del simbolo, che è stato utilizzato più volte dal Movimento. Non è, perciò, di Beppe Grillo e neppure di Giuseppe Conte".
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