Governatore
Luca Zaia a testa alta: "Terzo mandato? Io non mendico. Deciderò quando i tempi saranno maturi"
"Non posso continuare con il disco rotto sul terzo mandato. Non voglio mendicare su questo perché ho già detto come la penso. Posso solo dire che quando saranno maturi i tempi deciderò cosa fare": Luca Zaia, governatore del Veneto, lo ha detto in un'intervista a La Stampa, parlando della regola che potrebbe impedirgli di essere rieletto come presidente della Regione nei prossimi mesi. Sulla riforma dell'autonomia differenziata, invece, ha detto che "è il vero banco di prova della maggioranza. L’Autonomia è uno dei pilastri sui quali si basa il rapporto tra alleati. Non è un’invenzione del momento, è nel programma di governo".
Il governatore, poi, si è espresso anche sugli scioperi e gli scontri in piazza degli ultimi giorni: "La protesta è il sale della democrazia. Certo, lo è nella misura in cui rispetta le libertà altrui e il manifestare non deraglia in atti violenti. Dopodiché, io che ho fatto parte anche dell’ultimo governo Berlusconi, osservo una sproporzione di proteste di piazza quando alla guida del Paese ci sono governi guidati dal centrodestra. E non penso che questo sia riconducibile alla capacità di guida del governo. Forse, se da un lato c’è chi manifesta le proprie legittime convinzioni, dall’altro c’è anche chi strumentalizza politicamente il senso della protesta".
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Sulle discussioni interne alla maggioranza relative al decreto fiscale, Zaia ha ridimensionato il caso: "Questi inciampi ci sono stati con tanti governi. Sono quasi fisiologici. C’è per fortuna un bravo ministro dell’economia, Giancarlo Giorgetti, alla guida in un momento difficile con due guerre sotto i nostri occhi, nel cuore dell’Europa. Io non sono un addetto a questi lavori, non mi occupo di dinamiche nazionali ma la percezione che ho stando sui territori è quella di fare il massimo in un momento difficilissimo. Comunque, non vedo aria di crisi o rischi per il governo".