Occhio al caffè

Daniele Capezzone, caos-Stellantis: "Cosa pubblicano Stampa e Repubblica per salvare Elkann"

Per essere un lunedì di inizio dicembre, la settimana inizia in maniera intensa. Si parte con la Siria: "I giornali sono in difficoltà perché in questo caso non è facilissimo trovare un buono a cui aggrapparsi", spiega Daniele Capezzone nella sua rubrica "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima di oggi. 

"Non c'è neanche uno Zelensky a cui assegnare le colpe di tutto, forse ci sarebbe da rendere conto ai lettori di come per un anno si sia concentrata l'attenzione contro Israele perdendo il quadro di quanto stava accadendo nell'area, comprese le mire di Erdogan".

Secondo tema: "Domenica non brillantissima per Elly Schlein, attaccata dalla sua destra da Carlo Calenda, in posizione pragmatica, e pure dalla sua sinistra, perché Angelo Bonelli ha detto che servirebbe una regia della coalizione. Non è un complimento per il Pd, il partito maggiore". A destra conclusa l'assemblea di Noi Moderati di Maurizio Lupi: "Nuovo logo e ipotesi Mariastella Gelmini capogruppo al Senato, mica pizza e fichi...".

Alle sei di domenica sera, le dimissioni di Carlos Tavares, ad di Stellantis. "Oggi c'è curiosità per come trattano la notizia i giornali del gruppo. Repubblica più fredda, senza emozioni. La Stampa invece pubblica un ritratto di Tavares agrodolce. Si parla di un 'inciampo', quasi un buffetto. Poi però dentro il ritratto è pesante, per salvare Elkann pam, menate su Tavares".

Il Festival di Sanremo di Carlo Conti: "Visto da destra, e la lotta all'egemonia culturale? Sì, un'altra volta. E quindi solita rottura di cojoni Fedez eccetera. Visto da sinistra. Ma come? Con TeleMeloni non ci sarà Povia direttore artistico e Pino Insegno conduttore? No, la Rai non si riforma, si abbatte".

La notizia più grossa matura nella notte: Joe Biden grazia il figlio Hunter in articulo mortis. "Quella cosa che aveva promesso che mai avrebbe fatto, circolano già i video della sua mitica portavoce che diceva no! no! Mai Biden darà la grazia al figlio. E infatti... Ma naturalmente è Trump quello che si fa i caz***i suoi. Faccenda leggermente imbarazzante".