Fare quadrato
Fratoianni e Schlein con Landini, nel mirino c'è Salvini: "Indecente", "Giù le mani"
Lo sciopero generale è stato un sostanziale flop. Un flop che ha portato anche a scontri in piazza, si pensi a Torino. Eppure Maurizio Landini, l'aizza-popolo, non molla. "Non si possono ignorare 500mila persone, il governo risponda", tuona il segretario della Cgil. Il tutto mentre prepara un dicembre di fuoco, con 15 scioperi già in calendario, uno di questi ancora sciopero generale. Landini insomma soffia sul fuoco, parla di "rivolta sociale" e lo rivendica, non riesce a paralizzare il Paese ma riesca a innescare i violenti in piazza.
E, ovviamente, l'intero centrosinistra lo coccola, si schiera con lui, lo difende. Le ultime voci si sono levate all'Assemblea Nazionale di Europa Verde, in corso a Chianciano. Tra chi ha parlato l'immancabile Nicola Fratoianni, il quale si è scagliato contro Matteo Salvini, il più duro nella battaglia contro gli scioperi di Landini. "Credo che ci sia bisogno di precettare Salvini che si preoccupa dei trasporti degli italiani solo quando c’è uno sciopero. Tutti gli altri giorni quando le stazioni di questo Paese sono in preda al caos Salvini non sappiamo dove stia", ha sparato il leader di Sinistra Italiana.
E ancora: "Dovrebbe smetterla di prendersela tutti i giorni con i lavoratori e le lavoratrici di questo Paese, abbia rispetto per coloro che quando scioperano rinunciano al loro stipendio. Salvini dovrebbe rendersi conto di dove sta: è un ministro della Repubblica che ha giurato sulla Costituzione repubblicana, attaccare in questo modo indecente i sindacati ogni giorno è una vergogna per il ruolo che svolge", ha proseguito nel suo crescendo Fratoianni, senza neppure prendere in considerazione che l'indecenza sia usare lo sciopero come arma politica, per giunta spuntata.
A stretto giro di posta, ecco poi piovere le parole di Elly Schlein: "Diciamo al governo, mettete giù le mani dal diritto di sciopero che è scritto nella Costituzione. Non si può soffocare la voce di milioni di lavoratori", ha affermato la segretaria Pd dal palco di Chianciano. Insomma, tutti con Landini. Schlein, però, mostra meno certezze sul futuro della coalizione di centrosinistra. Dopo i ringraziamenti di rito agli alleati, ecco che spiega: "Non abbiamo scadenze elettorali ma dobbiamo usare bene il tempo e dobbiamo usarlo insieme. Non facendoci gli affari propri, ma mobilitiamoci insieme. Noi ci siamo e ci saremo per tenere sempre più stretto in filo che ci tiene tra di noi. Serve un luogo dove comporre le differenze e costruire l'alternativa", ha concluso Schlein con una frase evocativa. Frase che però - "comporre le differenze" - dimostra come il fronte progressista sia tutt'altro tranne che coeso.