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PiazzaPulita, Roberto Fico a sorpresa: "Non significa che avrei votato Trump, ma..."

Endorsement a metà quello di Roberto Fico. Ospite di Corrado Formigli a PiazzaPulita, l'ex presidente della Camera dei deputati premette che "Trump è lontanissimo da tutto quello che penso io e oggi che sono passate le elezioni dico che non lo avrei votato. Ma dico allo stesso che l'ala democratica, su come si sta comportando, soprattutto con la postura che ha su Gaza, all'Onu, e il modello con cui sta lavorando sulla politica estera non l'approvo".

Un'affermazione che è ben diversa da un elogio al neo presidente degli Stati Uniti, come lo stesso esponente del Movimento 5 Stelle tiene a precisare: "Questo non significa che avrei votato Trump, ma significa che vorrei migliorare la politica estera dei democratici, e Conte su questo non si è espresso perché Conte dice 'io rimango equidistante' e la democrazia - e lo dico anche io - ha deciso per Trump e si dovrà lavorare anche con Trump".

A quel punto il giornalista di La7 non può che tornare sulle liti tutte interne al Movimento: da una parte l'attuale leader, dall'altra lo storico fondatore. Al centro di tutto e di più: dalle sorti della forza politica fino alle alleanze come quelle con il Pd. E proprio su queste Fico si sbilancia: "C'è un sì netto ad alleanze degli iscritti al Movimento 5 Stelle. Ora io dico che quando parliamo di alleanze dobbiamo mettere al centro la chiarezza, la lealtà e la trasparenza sui temi. Quindi tutti i temi su cui noi siamo d'accordo possiamo procedere insieme (con il Pd) come stiamo facendo anche in Sardegna con la bravissima Alessandra Todde, a Napoli con il sindaco Gaetano Manfredi. Quando noi parliamo di quello che interessa alle persone, poi si può lavorare seriamente. Noi dobbiamo tenere al centro i grandi temi politici territoriali e nazionali". 

Qui l'intervento di Roberto Fico su Trump e democratici a PiazzaPulita