torna la festa

Fratelli d'Italia, dai cortei anti-Urss ad Atreju: ecco la marcia della giovane destra

Torna come da tradizione ormai consolidata la festa organizzata dai giovani di Fdi che si richiama ad Atreju, eroe de La Storia infinita. La kermesse quest’anno trasloca al Circo Massimo: apertura l’8 dicembre e chiusura il 15. Festa politica più che giovanile, dove non mancherà tuttavia il ringraziamento alla “militanza”. Da cui la leader proviene e all’interno della quale ha forgiato la sua dialettica e la “tenuta” dinanzi alle insidie della politica. Il nome Atreju è da tempo maldigerito a sinistra. Saviano sostenne una campagna per liberare l’eroe di Michael Ende dalle «grinfie nere» dei giovani di destra. Atreju, pontificò lo scrittore di Gomorra, non ha madre né padre. Dunque non può piacere alla destra. Siccome è totalmente digiuno di miti letterari, Saviano ignora che gli eroi che devono affrontare una prova iniziatica, di norma, sono soli e solitari. Meglio ancora se orfani. Inoltre non viene minimamente sfiorato dal dubbio che forse un personaggio letterario piace per i valori che esprime e non perché è inserito in una famiglia canonicamente intesa. Comunque Saviano aprì un filone. Dove si inserirono le perle esegetiche di Pierdomenico Baccalario sul Corriere per spiegare che Atreju ha la pelle olivastra. E poi si dà da fare per fare entrare nel regno di Fàntasia un umano, cioè Bastian, cioè un immigrato. Insomma è l’eroe che apre le porte allo straniero. (...) 

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