Un Paese in ostaggio

Landini inchiodato da Salvini: "In 25 mesi di governo 1.342 scioperi. C'è anche il diritto degli italiani"

"In 25 mesi di governo 1.342 scioperi proclamati e 949 effettuati, 38 al mese, di cui 518 proclamati e 374 effettuati a livello nazionale, più di uno sciopero al giorno". Questi, sono i dati nudi e crudi con cui Matteo Salvini, ministro dei Trasporti, inchioda Maurizio Landini della Cgil e Pierpaolo Bombardieri, segretario della Uil, alle loro responsabilità in vista dell'ennesima serrata, ancora una volta di venerdì, il prossimo 29 novembre.

"Per evitare agli italiani l'ennesimo venerdì di caos ho deciso di intervenire direttamente riducendo a 4 ore lo sciopero indetto da alcuni sindacati per venerdì", è poi l'annuncio di Salvini in un video. 

A nulla è servito il vertice al Ministero dei Trasporti con i rappresentanti dei lavoratori (la Cisl non aderisce allo sciopero): si va dunque verso la precettazione, dopo che la richiesta di ridurre da 8 a 4 le ore di mobilitazione nel trasporto pubblico locale era stata rispedita al mittente. E se precettazione sarà, la Uil farà ricorso in tribunale, ha annunciato Bombardieri. "Esiste il diritto allo sciopero per i sindacalisti, esiste anche il diritto alla mobilità, alla salute e al lavoro di tutti gli altri italiani", ha sottolineato ancora Salvini, anche vicepremier e leader della Lega.

"Nonostante gli incontri formali e informali che si sono svolti nei giorni scorsi e nonostante l’apertura al dialogo manifestata da Cgil e Uil, che hanno già rispettato la legge, esonerando dallo sciopero la categoria del trasporto ferroviario, la Commissione di Garanzia ha obbedito ai diktat del ministro Salvini, pubblicati sistematicamente sui social e attraverso la stampa, continuando ad avanzare ulteriori richieste per la limitazione del diritto di sciopero", avevano commentato in una dichiarazione congiunta Landini e Bombardieri prima dell'ultimo vertice. 

"Al Ministro chiediamo che cosa abbia fatto in questi due anni per garantire la sicurezza dei lavoratori e degli utenti, per migliorare le condizioni del trasporto pubblico e per assicurare la regolarità degli orari e dell’efficienza del servizio. Il diritto alla mobilità va garantito sempre e non solo in occasione della proclamazione degli scioperi. Salvini, piuttosto, farebbe bene a preoccuparsi di rinnovare i contratti a milioni di lavoratrici e lavoratori che ogni giorno sono al servizio della cittadinanza", proseguono i sindacalisti. "Pertanto Cgil e Uil confermano tutte le ragioni e le modalità dello sciopero generale del 29 novembre che sarà esercitato nel rispetto di quanto stabilito dalle norme, a partire dalle fasce di garanzia, e nell’interesse di tutte le lavoratrici e i lavoratori del Paese".