Che scontro
"Grillo schiaffeggia gli iscritti", poi il siluro: tra Giuseppi e Beppe scoppia la rissa
"I seguaci di Grillo avevano già invitato a non votare. Il tentativo di boicottaggio già c'è stato, ma la maggioranza degli iscritti ha dimostrato di credere a quello che in passato Grillo ha sempre predicato, cioè il valore della democrazia": Giuseppe Conte, intervistato dal Corriere della Sera, ha risposto così alla richiesta del garante e fondatore del M5s di ripetere il voto della Costituente che si è chiusa domenica 24 novembre alla kermesse Nova. Costituente che ha decretato la fine del tetto dei due mandati e del ruolo del garante. "E' paradossale che si rimangi la regola dell'uno vale uno, per affermare la regola che c'è uno che vale più di tutti gli altri messi assieme", ha aggiunto il leader pentastellato riferendosi a Grillo.
Per risolvere la questione, ha aggiunto l'ex premier, "potremmo affidarci pure noi ai cavilli giuridici e avviare un contenzioso per contestare questa arbitraria ripetizione del voto, ma preferisco avviare da subito i passi necessari per richiamare la nostra comunità al voto sulla rete e rimettere di nuovo a loro la libera espressione del voto democratico". Il leader del Movimento, insomma, si è detto disponibile alla ripetizione del voto. Sul simbolo, invece, è stato categorico: "E' del M5s, non appartiene né a me né a Grillo". Conte, poi, ha negato uno scontro personale con Grillo: "Assolutamente non da parte mia. Ci sono stati ripetuti tentativi di Grillo di impedire alla comunità di esprimersi e ancora adesso, di fronte a un risultato così univoco che la comunità ha deciso sin dalla formulazione del quesito, lui sta contrastando la libera e democratica volontà espressa dalla nostra comunità".
Infine, la reazione del leader del Movimento è la rassegnazione: "Ho rinunciato a capire perché lui stia cancellando la sua storia e stia schiaffeggiando così palesemente tutti gli iscritti e tutto ciò per cui si è battuto in tanti anni". Sulla vicinanza alla leader pacifista tedesca Sahra Wagenknecht, ospite d'onore di Nova, Conte ha detto: "Ci sono molte affinità tra noi e le battaglie che lei col suo partito Bsw persegue. Sull'Ucraina siamo convinti che solo una svolta negoziale ci possa salvare. Alimentare questa escalation ci porta alla terza guerra mondiale. Nel suo intervento alla nostra Costituente lei ha condannato l'aggressione di Putin e accusarla di filo putinismo è una distorsione". Sull'eventualità di scissioni, invece, l'ex premier si è detto tranquillo: "Abbiamo una comunità matura e unita, desiderosa di partecipare e contare, non vedo scissioni all'orizzonte".
Leggi anche: L'addio a Beppe Grillo vale una poltrona