Sfida per il bis

Umbria, urne aperte e indiscrezioni sul voto: Donatella Tesei in versione uragano?

Fabio Rubini

In Umbria, dove si vota oggi (dalle 7 alle 23) e domani (dalle 7 alle 15), i pronostici parlano di un testa a testa tutto al femminile tra la candidata del centrodestra, la presidente uscente Donatella Tesei e la sindaca uscente di Assisi Stefania Proietti, per il centrosinistra. Gli elettori che si recheranno ai seggi, però, in tutto troveranno i nomi di nove aspiranti governatori. Gli altri pretendenti in corsa sono Giuseppe Paolone con Forza del popolo; Marco Rizzo, Alternativa riformista e Democrazia sovrana e popolare; Martina Leonardi, Insieme per l’Umbria resistente; Elia Francesco Fiorini, Alternativa per l'Umbria; Giuseppe Tritto, Tritto presidente-Umani insieme liberi; Moreno Pasquinelli, Fronte del dissenso e Fabrizio Pignalberi, Quinto polo per l’Italia e Più Italia sovrana.

Al voto sono chiamati 701.367 umbri che si divideranno nei mille seggi: 706 in provincia di Perugia e 294 in quella di Terni. La legge elettorale regionale non prevede il ricorso al voto disgiunto. Si diceva del duello a due tra le grandi coalizioni che si sono date battaglia fino all’ultimo minuto di campagna elettorale. Tutti i leader hanno battuto in lungo e in largo l’Umbria quasi fosse l’Iowa italiana. E in effetti un po’ lo è. Assieme a quelle in Liguria e in Emilia Romagna, questa tornata elettorale, nei programmi di Elly Schlein, doveva far registrare in secco 3-0 a favore dei progressisti. Un risultato che sarebbe servito a lanciare l’assalto al governo centrale. Le cose, però, stanno andando diversamente: la Liguria è rimasta al centrodestra, l’Emilia Romagna probabilmente resterà al centrosinistra, e allora ecco che l’Umbria potrebbe segnare il punto decisivo per far dire all’uno o all’altro schieramento di aver vinto questa tornata.

 

Donatella Tesei può contare su tutti i partiti del centrodestra: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati-civici per l’Umbria, a cui si aggiungono Udc, Alternativa Popolare e la civica Tesei presidente. Poco prima della presentazione della lista, alla coalizione di centrodestra si è unito anche il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, che ha rinunciato alla sua candidatura a presidente per appoggiare la Tesei. Lui dice che il suo movimento dovrebbe valere l’1,8%, che in un testa a testa potrebbe essere decisivo per la vittoria.

Stefania Proietti, invece, schiera il campo largo con Partito democratico, Movimento Cinquestelle, Alleanza Verdi e Sinistra, Umbria domani, Civici umbri, Umbria per la sanità pubblica e Umbria futura. Ci sono anche i candidati di Azione e Italia Viva, che per il quieto vivere della coalizione sono stati “nascosti” all’interno delle liste civiche. Proietti spera nell’effetto Perugia, la città che recentemente è passata al centrosinistra dopo 10 annidi centrodestra. Al contrario della sua avversaria, però, la parcellizzazione del mondo di sinistra nelle liste di altri candidati potrebbe risultarle fatale.

 

Tornando al duello politico Tesei-Proietti, il campo di scontro più acceso è stata la sanità. La sinistra, con poca fantasia, accusa Tesei di volerla privatizzare e nei mesi di campagna elettorale ha girato tutti gli ospedali strappando il programma elettorale del centrodestra. Tesei replica, non solo ricordando a Proietti che l’Umbria cinque anni fa andò ad elezioni anticipate perché la giunta di sinistra cadde proprio per un’inchiesta sulla Sanità, ma anche ricordando i risultati raggiunti (oltre l’80% dei posti da primario è occupata in maniera stabile, fermando così l’emorragia di umbri che andavano farsi curare fuori regione) e l’ottima gestione durante la pandemia da Covid.