Elezioni in Umbria
Umbria, la volata del centrodestra unito. Meloni al Pd: "La mia pazienza non ha limiti"
Chiusura della campagna elettorale del centrodestra in Umbria. Sul palco dell'auditorium di San Francesco al Prato, i tre leader della coalizione di governo hanno parlato ai cittadini umbri in vista delle prossime elezioni regionali. "La mia pazienza non ha limiti, la mia resistenza non ha limiti, l'unico limite è il consenso dei cittadini, noi non resteremo al governo senza il consenso dei cittadini, come hanno fatto altri - ha esordito così il presidente del Consiglio Giorgia Meloni -. Ma se abbiamo il consenso dei cittadini non c'è niente che possa farci mollare. Quando guardi i talk o leggi i giornaloni, a sinistra sembrano fortissimi, poi al mercato, fra la gente, scopri che fortissimo è il centrodestra fra i cittadini. Per noi è fondamentale avere il consenso dei cittadini, quello che facciamo non è per noi stessi ma per il nostro popolo. La maggioranza degli italiani è ancora con il nostro governo. Non è accaduto almeno per gli ultimi dieci governi che un governo in carica da oltre due anni, nonostante una situazione internazionale difficile, avesse più consenso rispetto all'inizio".
"Nel centrosinistra - ha proseguito Meloni - mancano due giorni alla fine della campagna elettorale e ancora non si sono visti insieme. In quel caso non parliamo di una grande comunanza di valori, e dalle dichiarazioni sembra che si vergognino anche di farsi vedere insieme. Si uniscono solo per andare contro di noi. Ora pare che si siano dati appuntamento domani per un presidio, non sia mai che chiamino la gente. Questo entusiasmo per noi è la benzina con la quale ci ricarichiamo per andare avanti nel nostro complesso lavoro. Sono fiera di questi uomini e donne che ci accompagnano ogni giorno, e sono fiera di una solida alleanza politica che nel tempo è diventata anche una bella amicizia personale. E questo - ha proseguito il premier - fa la differenza, anche al cospetto dei nostri avversari".
"L'Italia torna a stupire - ha continuato Meloni -. Questa nazione ha bisogno di tornare a credere in se stessa" e "può farsi rincorrere anziché rincorrere gli altri. La sinistra getta sempre fango sull'avversario, preconizzava ogni possibile scenario catastrofico, anche le cavallette, la tempesta finanziaria. Hanno sperato che l'Italia affondasse con questo governo per punire gli italiani che non hanno votato per loro. Loro preferirebbero governare un cumulo di macerie - ha concluso - piuttosto che restare all'opposizione in un'Italia ricca e prospera".
"Ho esaurito i Baci Perugina, ma alla candidata del centrosinistra (Stefania Proietti, ndr) farebbe bene perché la vedo molto arrabbiata - l'intervento del segretario della Lega Matteo Salvini -. Anche in Liguria erano partiti a cavallo per vincere con un'inchiesta qui e un servizio là. In Liguria ho assistito a uno dei passaggi politica più squallidi perché qualcuno è riuscito a dire: 'Non votate il candidato del centrodestra perché, siccome ha un tumore, non si sa se arriva a fine mandato'. Se passi il tempo cercando fascisti e nazisti che non ci sono - ha poi aggiunto -, devi attaccarti al passato e perfino alla malattia".
"Noi non insultiamo gli altri, non siamo qui a disprezzare, e strappare il programma dell'avversario e buttarlo per aria significa che non hai argomenti, se non cercare di mortificare chi non la pensa come te - ha commentato Antonio Tajani, segretario di Forza Italia -. Noi non pensiamo che chi vota per il programma di centrosinistra voti per un programma-spazzatura, e quando vinceremo governeremo per tutti i cittadini, non solo quelli che ci hanno votato. Questa è la grande differenza tra noi e loro. Non vogliamo tornare a una regione in cui quelli che hanno la tessera di quel partito o di quel sindacato vanno avanti e gli altri sono cittadini di serie B. Un potere soffocante. Anche durante lo spoglio bisogna continuare a difendere il voto del popolo umbro, perché li conosciamo bene: mettiamo un rappresentante di lista per ogni lista in ogni sezione. Perché speravano di vincere e invece perderanno anche qui - ha concluso -, ma difendiamo il voto del popolo".