facce rosse

Bologna, vicesindaco e il consigliere cresciuti nei centri sociali: ora è tutto chiaro

«Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi», cantavano per la prima volta i Lùnapop nel maggio del 1999. Era una Bologna diversa, una città che, per la prima e unica volta nella sua storia, stava per svoltare a destra con l’impronosticabile elezione di Giorgio Guazzaloca a sindaco. Un evento più unico che raro, mai più verificatosi. Una batosta improvvisa e inaspettata per i compagni, che come effetto collaterale ebbe quello di radicalizzare ancora più a sinistra la città rossa per eccellenza. Nella vita politica, come in quella sociale. Centri sociali sempre più attivi nelle occupazioni, collettivi studenteschi ancora più violenti, una nuova classe dirigente sempre più ideologica e schierata. Dopo anni all’opposizione del fin troppo tenero Pd infatti, ora Lepore è riuscito nella tanto agognata fusione di tutto lo schieramento sinistro: da ex democristiani ad antagonisti, tutti insieme appassionatamente. (...)

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