Sinistra allo sbando
Umbria, la sindaca regala Perugia ad Amanda Knox e affossa il Pd
Le elezioni del prossimo fine settimana in Umbria sono un thriller. Il colpo di scena finale potrebbe essere un omicidio-sucidio. Con Vittoria Ferdinandi, la sindaca che dopo dieci anni ha restituito Perugia alla sinistra, che sferra il colpo fatale contro la candidata del campo largo e rosso, Stefania Proietti, e quindi ammazza tutta la coalizione. Sullo sfondo, Amanda Knox e il delitto di Meredith Kercher, dopo una notte di Halloween di quasi vent’anni fa; correva il 2007.
La campagna elettorale procedeva sonnacchiosa, finché in città è comparso il fantasma dell’americana sospettata di omicidio e finita condannata per diffamazione. Donna da non prendere con leggerezza, come invece, ahilei e ahiloro, ha fatto la Ferdinandi. Succede che la giovane di Seattle, che ha passato in Italia quattro anni in carcere con la falsa accusa di essere un’assassina, sia tornata sul luogo del delitto, producendo, con Monica Lewinsky, fu stagista e altra ex ragazza terribile a stelle e strisce, Blue Moon, «la storia vera di come la Knox sia stata erroneamente condannata e della sua odissea di sedici anni per liberarsi» spiegano dalla Panorama Film. Una fiction in otto puntate da un’ora l’una le cui riprese, tra Orvieto e Perugia, sono iniziate da una decina di giorni.
ATTO DI CONTRIZIONE
La sindaca ha dato il via libera e sgomberato il centro storico ma la mossa le è costata una pioggia di critiche da parte della cittadinanza, alle quali lei ha tentato una goffa risposta in una lettera contrita e un po’ patetica. «Perugia, voglio chiederti scusa nonostante io abbia scelto pensando di fare il meglio per te. Il tuo dolore non sarà mai per me l’effetto collaterale di una decisione politica ma il cuore del problema. Spengo la luce ogni sera e la riaccendo ogni mattina pensando solo a proteggerti e valorizzarti. Anche io ho fatto parte del dolore seguito alla morte di Meredith, che ha svuotato la città di bellezze e sogni e l’ha riempita di vuoto e droga. Per questo ho cominciato a fare politica, per difendere la tua anima» (...)