Vicepremier

Albania, Salvini sbeffeggia le toghe: "Ogni giorno in Italia un giudice si alza e..."

"Come la novella africana della gazzella, ogni giorno in Italia si alza un giudice e disapplica una legge. Guarda caso sempre contro i provvedimenti che vorrebbero portare più sicurezza allontanando i clandestini dal territorio": Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio e leader della Lega, lo ha detto intervenendo all'evento "La Lega di Governo per l'Umbria" in corso a Perugia. Il riferimento è alle recenti decisioni dei giudici di Roma di non convalidare il trattenimento dei migranti in Albania, come invece è previsto dal protocollo sull'immigrazione firmato dal premier Giorgia Meloni e dal suo omologo albanese Edi Rama. 

In ogni caso, poi, il ministro dei Trasporti ha negato uno scontro tra governo e toghe: "Vuoi non avere una inchiesta della magistratura a una settimana dal voto? Una puntata di Report non si nega a nessuno, così come un dossieraggio", ma "non c'è uno scontro tra politica e magistratura. Figurati se abbiamo voglia di scontrarci con loro", ha detto durante la conferenza stampa con la candidata governatrice dell'Umbria Donatella Tesei. 

 

 

 

Salvini, poi, ha detto la sua anche sugli scontri tra antifascisti e CasaPound a Bologna, con i poliziotti vittime di ripetute aggressioni. In particolare, il vicepremier ha commentato le parole del sindaco Matteo Lepore, che ha accusato il governo di aver mandato in città "300 camicie nere". "Incredibilmente - ha detto Salvini - il sindaco di Bologna non è riuscito a condannare" i responsabili delle violenze di sabato scorso che "è chiaro, non sono colpa sua ma quanto meno da rappresentante di tutti i cittadini, mi sarei aspettato che dicesse: 'Scusate, questa non è Bologna'. E invece no, non una parola sugli scontri ma solo un attacco al governo per aver mandato 300 camicie nere. Allora questo è problema di sanità non di politica, non può essere commentata con le categorie della politica una dichiarazione così farneticante".