Veleno puro
Nichi Vendola sbanda davanti alle toghe rosse: "Clima di squadrismo"
E al coro di sparate sul governo e sullo scontro con una parte della magistratura che cerca di sabotare a colpi di ordinanze il protocollo Italia-Albania non poteva che aggiungersi anche l'ex governatore della Puglia, Nichi Vendola: "Vedo risorgere un discorso vecchio quello del doppio codice: una giustizia per le èlite e un’altra per i poveri cristi. Questo è il punto che più inquieta e vorrei sottolineare avviene in un contesto di squadrismo nei confronti dei magistrati. L’attacco sui giornali tutti i giorni è insopportabile ed è un’aggressione non solo mediatica, ma anche politico istituzionale quando è pronunciata da un vicepresidente del Consiglio", afferma intervenendo al convegno per i 60 anni di Magistratura Democratica.
Leggi anche: Silvia Albano: "Non sono un giudice comunista". La Lega: "Md ha attaccato pure Falcone..."
Parole dure che si aggiungono a quelle di Elly Schlein che ha accusato il governo di voler avvelenare il rapporto tra istituzioni e magistratura: "È grave e inopportuno l’attacco costante al lavoro dei giudici. Siccome si è acuito dopo il fallimento del modello Albania, vorrei ricordare che quando arriva una sentenza della Corte di giustizia europea i giudici non possono che applicare la legge. Non si possono incolpare i giudici nè le opposizioni se non si sono lette le leggi e le sentenze della Corte europea. Non posso che ritenere che il dialogo tra politica, istituzioni e magistratura deve essere improntato su principi di lealtà, reciproco rispetto dei ruoli e spirito costruttivo - aggiunge - questo dibattito non è aiutato da un clima di costante scontro istituzionale che noi contestiamo a chi oggi governa il paese. Non riteniamo che lo sconto istituzionale sia utile al Paese, lo riteniamo invece dannoso perchè non è solo questione della gravità di mettere in discussione la funzione e l’imparzialità del lavoro dei giudici, ma è una cosa più profonda perchè se vuole instillare il dubbio nei cittadini e nelle cittadine che ci siano delle ragioni altre dietro a quello che è semplicemente l’esercizio delle proprie funzioni stabilite dalla Costituzione".
Il tuo browser non supporta il tag iframe