sindacati faziosi
Tommaso Foti conto Maurizio Landini: "Un incendiario che con gli Elkann fa l'agnellino"
Maurizio Landini ha paralizzato nuovamente l'Italia. Aizzando allo sciopero, il segretario della Cgil ha indetto uno sciopero dei mezzi di trasporto. E senza fasce di garanzia. Una vera e propria provocazione nei confronti del governo che non le manda a dire. "Landini - tuona Tommaso Foti - continua a giocare a fare l'incendiario con il megafono, gridando alla sommossa popolare, salvo poi farsi agnellino quando deve confrontarsi con alcuni quotidiani i cui proprietari detengono anche importanti marchi automobilistici". Il riferimento del capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera dei deputati è chiarissimo: "Attesi i cali di memoria, gli consigliamo una cura di fosforo, essendo state innumerevoli le occasioni in cui avrebbe potuto alzare la voce e invece ha preferito stare muto. Basti pensare ai silenzi della Cgil sulla crisi dell'automotive, con un Landini impacciato e imbarazzato, forse per non urtare la sensibilità della famiglia Elkann".
Quanto pasta a spingere Foti a consigliare al sindacalista di lasciar perdere la rivolta sociale, "pensi a godersi i lauti auto-aumenti di stipendio, ovviamente decisi all'insaputa degli iscritti al suo sindacato che incita alla sommossa". Ma Foti non è il solo a puntare il dito contro Landini. Addirittura Lucio Malan vede nello sciopero qualcosa di sospetto: "Le giustificazioni di Landini non ci convincono. Evocare la rivolta sociale mascherandola con affermazioni del tipo 'useremo strumenti democratici' ci lasciano decisamente perplessi".
Come ribadito dal presidente dei senatori di Fratelli d'Italia "dobbiamo al contrario, e purtroppo, constatare l'uso personalistico che Landini fa del sindacato che è stato chiamato a dirigere. La Cgil dovrebbe difendere i diritti dei lavoratori perché questa è la sua missione storica mentre adesso viene indirizzata politicamente (e irresponsabilmente) allo scontro frontale col governo. Ci chiediamo davvero quale sarà il prossimo passo di Landini, un sobillatore che forse ha altre ambizioni a scapito dei suoi stessi iscritti".