Sceneggiate tricolori
Donald Trump, sinistra italiana disperata: "Una sciagura", "Povere donne", "Ci vuole demolire"
"La vittoria di Trump è a tutti gli effetti una sciagura per i diritti, per lo stato di diritto, per le minoranze, per la libertà, per la lotta al cambiamento climatico": la reazione disperata all'esito delle presidenziali negli Usa è quella del segretario di +Europa Riccardo Magi. Secondo lui, il trionfo del tycoon "rischia di essere una sciagura per l'Europa, che potrebbe trovarsi da sola a dover affrontare l'invasione di Putin in Ucraina, la questione mediorientale, il surriscaldamento globale, una crisi industriale senza precedenti, la conversione ecologica, la competizione cinese. È in questo momento che si sente la mancanza di una vera integrazione politica europea, che renda l'Ue un vero attore globale. È il momento della verità: o l'Europa diventa una vera Unione o precipiterà all'indietro".
La sua non è stata l'unica reazione scomposta a quanto successo in America. Diversi esponenti della sinistra hanno dipinto uno scenario a dir poco apocalittico dopo la vittoria di Trump. La deputata del Pd Lia Quartapelle, per esempio, all'Adnkronos ha detto che "l'impatto sarà politico su tutta l'Europa. Saranno quattro anni molto duri, io credo, per il nostro continente, per il nostro Paese". Poi ha ammesso che la sinistra qualche responsabilità della sconfitta ce l'ha: "È un momento in cui bisogna avere tanta forza, tanto coraggio, da progressista io credo che ci dobbiamo interrogare sulle ragioni che hanno spinto l'elettorato americano a pensare che Donald Trump sia una soluzione per i loro problemi, credo che questo abbia anche a che fare con alcune delle questioni che la sinistra fa fatica ad affrontare, a partire dall'immigrazione".
"Una brutta giornata - ha scritto il leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni su X -. Con Trump vengono avanti USA con meno diritti e meno libertà, degli USA contro le donne le minoranze e i giovani. Vince il negazionismo di fronte alla crisi climatica. Ancora una volta la paura, la povertà e la guerra portano a destra". Mentre il verde Angelo Bonelli ha detto che "non c'è nulla di cui congratularsi: Trump lavorerà per costruire un'internazionale sovranista volta a demolire l'Europa e i diritti sociali, civili e ambientali. La vittoria del tycoon americano pone una questione seria da un punto di vista economico e politico, anche in relazione ai legami di Trump con Elon Musk, un oligarca che concentra nelle proprie mani un enorme potere comunicativo e che, attraverso le sue piattaforme, troppo spesso diffonde fake news".
L'ex sindaco di Bari e attuale eurodeputato del Pd Antonio Decaro, invece, ha parlato di una possibile "guerra commerciale tra le due sponde dell'Atlantico". Di qui la previsione della catastrofe: secondo lui il rapporto degli Usa con l'Ue "non sarà stabile come è stato in questi anni. La sua campagna elettorale, soprattutto nelle ultime settimane, ha visto Donald Trump attaccare spesso i Paesi europei, considerati piccoli Paesi che approfittano degli Stati Uniti, vendendo all'interno i loro prodotti all'interno di quei mercati, con la promessa di cambiare le cose quando sarebbe diventato presidente". L'europarlamentare e presidente del Pd, Stefano Bonaccini, si è spinto fino al punto di parlare di una "nuova autarchia americana". Con tanto di appello sui social: "Per chi crede nell'Europa delle libertà, delle democrazie, dei diritti e delle opportunità è il momento di rimboccarci le maniche come non mai". Secondo la sinistra, la fine del mondo è vicina.