In vista delle Regionali

Umbria, la candidata della sinistra strappa il programma della Tesei

"C’è chi già cinque anni fa aveva nel programma elettorale il supporto della sanità privata. Così hanno messo in ginocchio quella pubblica qui in Umbria": Stefania Proietti, sindaca di Assisi e candidata del centro-sinistra alle elezioni regionali in Umbria, lo ha scritto in un post su Instagram a corredo di un video nel quale la si vede strappare il programma elettorale dell'avversaria politica, la leghista Donatella Tesei. "Noi con i programmi di chi ha ridotto la sanità così sapete cosa faremo?", dice la candidata di sinistra nel video prima di strappare i fogli che ha in mano.

"Con il nostro voto il 17 e 18 novembre per la sanità, per l'Umbria, per l'ambiente, per le persone. Grazie Elly", dice alla fine abbracciando la segretaria del Pd lì presente. È successo durante un incontro con gli elettori, mentre i suoi sostenitori applaudivano urlando “brava”.

 

 

 

"Il 17 e 18 novembre con il voto scegliamo di cambiare i programmi di chi ha distrutto la sanità pubblica! Noi siamo e saremo sempre al fianco dei cittadini e degli operatori sanitari", ha chiosato la Proietti nel suo post.

 

 

 

Non si è fatta attendere la reazione del centrodestra a questo gesto. "Una pessima immagine della politica - ha scritto sui social Emanuele Prisco, sottosegretario all'Interno e coordinatore regionale di Fratelli d'Italia -. C'è chi bruciava i libri in un passato oscuro per l'umanità, c'è chi oggi strappa i programmi degli avversari. Cultura figlia dell'oscurantismo dei totalitarismi. Mi stupisce sinceramente vedere la candidata del centrosinistra prestarsi a questo genere di comportamento, che ho sempre pensato non le appartenesse. La peggior espressione della coalizione che la sostiene, che non è d'accordo su niente se non sulla brama di potere. Avanti con Donatella Tesei e il centrodestra per far crescere l'Umbria". Dello stesso tenore il commento del coordinatore umbro di Forza Italia Andrea Romizi: "Spettacolo brutto, offensivo e violento. Un atteggiamento proprio di una politica che punta a demonizzare l'avversario, a screditarlo con qualunque mezzo senza addurre un pensiero o una progettualità".