Dito puntato

Albania, Giovanni Donzelli: "Un'indecenza", il vero obiettivo dei giudici

La decisione dei giudici di Roma di non convalidare il fermo dei migranti che sono stati trasferiti in Albania ha scatenato un vero e proprio terremoto politico, con la maggioranza da un lato che contesta l'ordinanza dei magistrati e dall'altro l'opposizione che gongola appoggiandosi alle toghe. A parlare chiaro, senza usare giri di parole, è Giovanni Donzelli di FdI: "Quanto stiamo vedendo è una indecenza" perché "se passa principio che non esistono nazioni sicure, vuol dire che non potremo più espellere un clandestino", afferma all'Adnkronos il responsabile dell'organizzazione di Fdi, dopo quanto deciso dai giudici della sezione immigrazione del tribunale di Roma sui dodici migranti portati in Albania che dovranno tornare in Italia.

"Quei giudici -dice- si candidassero. Il governo -chiede- deve poter difendere i confini e svolgere la sua attività, deve prevalere la divisione dei poteri". E non finisce qui. Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, commenta la decisione dei giudici e afferma: "Sono rimasto molto, molto stupito. Ma non voglio commentarlo, perché lo stupore supera ogni commento". Insomma lo scontro tra politica e magistratura resta acceso e l'ordinanza del tribunale di Roma ha fatto detonare un vero e proprio scontro istituzionale.

Parole forti anche dal senatore di Fratelli d’Italia Roberto Menia, vicepresidente della Commissione Esteri a Palazzo Madama: "La decisione della sezione immigrazione del Tribunale di Roma che ha negato la convalida del trattenimento a dodici migranti condotti in Albania e provenienti da Paesi sicuri è scandalosa. Difficile non sorga il sospetto che essa sia politicizzata. Una parte ideologizzata della magistratura vuole abolire i confini e sancire il diritto a migrare a proprio piacimento. Così facendo, i magistrati bloccano il sistema dei rimpatri, al di là di dove siano collocati i migranti irregolari. Il loro richiamo a una recente sentenza della Corte di Giustizia Ue è del tutto strumentale ed è ancora più scandaloso che ieri il Pd anticipasse la decisione dei giudici. Il Pd e la sinistra in Europa hanno infatti annunciato un’interrogazione parlamentare per chiedere alla Commissione di aprire una procedura di infrazione contro l’Italia. Siamo completamente fuori dal seminato, il governo Meloni vuole mettere ordine in tema di immigrazione irregolare e queste sono le risposte da chi rema contro gli interessi della nostra Nazione ma anche della stessa Europa".