In aula a Palermo
Open Arms, Salvini: "Paura? Zero. Giulia Bongiorno smonterà il processo politico"
Nel giorno dell'arringa difensiva dell'avvocata Giulia Bongiorno, i parlamentari della Lega scendono in piazza questa mattina a Palermo per manifestare solidarietà al vicepremier Matteo Salvini, coinvolto nel processo Open Arms che si tiene nell'aula bunker del carcere Pagliarelli.
Il pm ha chiesto sei anni di carcere per Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio per aver impedito nel 2019, quando era ministro dell'Interno, lo sbarco di 147 migranti a bordo di una nave dell'Ong spagnola a Lampedusa.
"Paura? Zero. Ritengo di aver fatto il mio lavoro, facevo il ministro, ho difeso i confini, salvato vite, questo mi imputa la sinistra", le parole Salvini in una diretta social da Palermo giovedì sera. "Questo - aggiunge - è un processo politico portato avanti da una parte di magistratura di sinistra, e domani ci sarà l'intervento della difesa, la grandissima Giulia Bongiorno, che smonterà pezzo per pezzo questa accusa assurda. I politici di sinistra, tutti, vorrebbero Salvini in galera. Sono preoccupato? No, sono orgoglioso di quello che ho fatto".
"Difendere l'Italia non è reato" sarà il grido che si alzerà da piazza Politeama nel capoluogo siciliano, dove deputati e senatori del Carroccio si raduneranno a partire dalle 10, praticamente in contemporanea all'udienza, al via dopo le 9. Alla manifestazione sono attesi "cento parlamentari, insieme a tanti cittadini siciliani", annuncia il senatore commissario della Lega in Sicilia, Nino Germanà. Alla vigilia della nuova puntata del processo di Palermo, il leader leghista è volato a Bruxelles per il primo pre-vertice Ue dei Patrioti, il terzo gruppo dell'Europarlamento, con Viktor Orban, Marine Le Pen e gli altri leader sovranisti che, secondo quanto filtra, gli hanno confermato sostegno e vicinanza.
Fra gli altri, l'olandese Geert Wilders ha ribadito che il vicepremier italiano "merita una medaglia per quello che ha fatto". "La soluzione rimane sempre quella di fermare le partenze", ha chiarito dal canto suo Salvini. Che ha incassato "incondizionata solidarietà" dal generale ed eurodeputato del Carroccio, Roberto Vannacci, secondo cui "difendere la Patria è sacro dovere di ogni cittadino, figuriamoci di un ministro".
Intanto, si accende la polemica. Valentina Brinis, advocacy officer di Open Arms, in collegamento video da Palermo con un'iniziativa del Pd al Nazareno dal titolo 'Politiche migratorie e cittadinanza, la svolta necessaria', sottolinea: "Domani abbiamo la penultima udienza di un processo lunghissimo, che va avanti da ormai tre anni e mezzo. Noi siamo qui, speriamo che sia davvero la penultima udienza e che la prossima ci porti a una sentenza". E il Carroccio va all'attacco: "L'udienza di domani sarà l'occasione per svelare la vera condotta di ong straniere come Open Arms, che oggi ha partecipato a un evento nella sede del Pd a Roma: il feeling tra il centrosinistra e le Ong non è una novità ma resta sempre sconcertante e preoccupante".