Miserie

Matilde Celentano di FdI insultata: "Piena di botulino". Poi la drammatica verità

Roberto Tortora

L’odio social è sempre più dilagante e sempre più senza controllo. Non risparmia nessuno, nemmeno il sindaco di Latina, Matilde Celentano, di Fratelli d’Italia. Accusata sul web di far ricorso sistematico alla chirurgia estetica (come se, anche se fosse, non rappresentasse un suo legittimo diritto) con offese di ogni tipo, è stata costretta a rivelare in pubblico, perfino in Consiglio comunale, una sua malattia che la costringe a cure che ne stanno momentaneamente alterando i connotati. Così la Celentano: “Ma quale botulino, sono quattro mesi di cortisone. Il problema non è se io mi sono fatta o meno il botulino, credo di essere libera di fare ciò che voglio come ognuno di noi. Il problema è l’insulto, l’offesa: sono inaccettabili”. 

Il primo cittadino pontino, che sta affrontando alcune terapie oncologiche, adirà le vie legali per difendersi dalle violente accuse e dagli insulti social sul suo aspetto fisico. Troppi i leoni da tastiera che hanno scritto oscenità del tipo: “Labbra a canotto”, oppure “Il lifting non ha funzionato” e ancora “Adesso è tutta rifatta in viso, ecco i soldi che fine fanno”. La Celentano, indignata, ha dichiarato: “Nessuno dovrebbe sentirsi giudicato o attaccato per il proprio aspetto, soprattutto considerando che, in molti casi, le persone affrontano battaglie personali o di salute che non sono visibili agli altri. Tante donne si suicidano.

 

 

È inaccettabile essere giudicata non per il lavoro che svolgo come sindaco, ma per il sospetto di aver ricorso alla chirurgia estetica. Nessun collega uomo, prima di me, è stato additato o deriso per la tinta o i capelli cotonati. Semmai attaccato per le sue azioni politiche o amministrative. È assurdo quanto si sta verificando nei miei confronti, li trovo comportamenti beceri. Occorre una battaglia culturale che parta dalle scuole. Per mandare messaggi di solidarietà alle donne. Ma anche per fare capire come l’odio veicolato sui social possa uccidere, non solo moralmente, qualsiasi persona. Inoltre – fa sapere la Celentano – devolverò i risarcimenti a favore di tutte queste buone cause, con particolare attenzione verso la sensibilizzazione della condizione femminile”.