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Manovra, Meloni zittisce la sinistra: "Nessun aumento di tasse, spese allegre in altri anni"

"Sono molto orgogliosa e soddisfatta" della manovra: Giorgia Meloni zittisce le polemiche scoppiate a sinistra sulla legge di bilancio messa a punto dal governo e illustrata nelle scorse ore dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. "Voglio ringraziare Antonio Tajani, Matteo Salvini, il ministro Giorgetti e tutti i ministri - ha aggiunto la premier, parlando a margine del vertice Ue-Paesi del Golfo -. È una manovra seria e di buon senso". Poi ha svelato la "ricetta" dell'esecutivo: "La strategia resta la stessa. Ci concentriamo sul lavoro, sui redditi, sul salario, sulla salute dei cittadini, senza aumentare le tasse e tenendo i conti in ordine".

La presidente del Consiglio ha risposto anche a chi, Elly Schlein in testa, ha accusato il governo di riservare solo briciole alla sanità: "Non ci sono mai state così tante risorse sulla sanità. Il fondo sanitario arriverà a 136,5 miliardi nel 2025 e a 140 miliardi nel 2026". Poi la stoccata alla sinistra: "La sanità rimane una delle nostre priorità. Queste sono le risorse che abbiamo. Non avessimo speso allegramente negli altri anni ne avremmo stabilite di più". Sul provvedimento relativo agli istituti bancari, invece, ha sottolineato che "abbiamo dato un segnale che le banche non sono avversari, per questo abbiamo fatto un lavoro insieme. Loro certo aspettano il testo finale ma la collaborazione credo sia un messaggio positivo". 

Un passaggio pure sui centri per migranti in Albania: "Ci sono molti Paesi che guardano al modello Albania, che guardano alle politiche migratorie italiane. Domani la riunione con i Paesi che chiamiamo like-minded sarà molto partecipata. La materia non è solamente italiana, è europea".