Barricate dem

Schlein contro Meloni. "Pd sempre contro l'anti-semitismo, a differenza dei giovani di FdI"

"State portando indietro il Paese, vi fermeremo". Elly Schlein usa toni da barricate alla Camera, nelle dichiarazioni di voti sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio Ue. "Il Pd continuerà a inchiodarvi alle vostre responsabilità, scansando il fumo della propaganda ideologica di un governo che taglia la sanità, taglia il sociale, non ha un piano industriale, nega il salario minimo, aumenta la precarietà e la povertà, premia gli evasori e calpesta i diritti. State portando il Paese indietro ma noi vi fermeremo", scandisce quasi alterandosi la segretaria del Partito democratico in aula. 

"Tocca fare una specifica: noi siamo sempre stati contro l'antisemitismo a differenza delle giovanili del suo partito", è il colpo più basso sferrato dalla Schlein, che deraglia in evidente difficoltà sul tema Israele. "Denunciare il massacro in corso contro i civili palestinesi non vuol dire essere antisemiti né mettere in discussione l'esistenza di Israele".

"Come al solito - prosegue mescolando gli argomenti la leader Pd - la presidente Meloni fa la forte con i deboli e la deboli con i forti: fa la bulla con Sea Watch e con chi salva vite in mare ma non con Netanyahu". "Chiediamo al governo di unirsi agli altri paesi europei che stanno chiedendo l'embargo totale dell'invio di armi a Israele - aggiunge -. Non lo state facendo, e la presidente Meloni ci risparmi le risposte da funzionario ministeriale". Per Schlein è necessario "riconoscere lo Stato di Palestina per un percorso di pace scomparso dai radar" e "l'immediato 'cessate il fuoco' a Gaza e in Libano".

Questione Bruxelles. La Meloni, qualche minuto prima, ha chiesto alla Schlein di fare chiarezza sulla posizione che il Pd terrà in Europa sulla nomina del vicepresidente esecutivo italiano scelto dal governo, il ministro agli Affari Ue uscente Raffaele Fitto. "Sono preoccupata dai socialisti europei", ha scandito la premier riferendosi alla manifesta ostilità del gruppo S&D riguardo al vicepresidente italiano. Sul punto, la Schlein ancora una volta sembra svicolare: "Valuteremo attentamente le audizioni di tutti i candidati commissari, Fitto compreso, ma non pensi di salire in cattedra a dare lezioni perché lei chiamò una piazza contro Gentiloni a votare a favore del vostro capogruppo olandese. Non avete niente da rivendicare se non la vostra incoerenza. Fitto non si presenta come il miglior biglietto da visita, l'Italia ha raggiunto il 37% degli obiettivi del Pnrr, ci sono 5 Paesi che hanno fatto meglio".