E lui non molla...

Christian Raimo rischia il licenziamento per la frase contro Valditara, insorgono sinistra e vip "rossi"

Il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara va colpito come la "morte nera": per questa dichiarazione, pronunciata alla festa di Avs, ora l'insegnante Christian Raimo rischia il licenziamento. Il docente, candidato alle scorse elezioni europee con Avs, è stato raggiunto da un nuovo provvedimento disciplinare. L'ipotesi è che venga sospeso dall’insegnamento senza stipendio, fino ad arrivare al licenziamento. Raimo, nel frattempo, si difende sostenendo che i suoi insulti in realtà sono solo delle critiche politiche.

L'insegnante, sentito dall'Ansa, si dice addirittura "sconcertato" da questo provvedimento "per diverse ragioni": "Viene punita la libertà d’espressione e critica di scelte politiche di un ministero e di un governo. In questo secondo provvedimento avrei commesso diversi illeciti, tra cui aver leso l’immagine del ministero. Questi termini vanno contro l’articolo 21 della Costituzione e l’articolo 33 che sanciscono la libertà di espressione e di insegnamento”. Poi ha aggiunto: “Le critiche che faccio non le faccio in classe, da docente, ma da libero cittadino e da giornalista”. 

 

 

 

Secondo la sua versione dei fatti, non ci sarebbe stato nessun attacco nei confronti di Valditara "in quanto persona. Non ho mai pronunciato nessun insulto nei suoi confronti. Ho rispetto per la persona. Ho solo criticato fortemente le sue idee, le sue scelte, le sue politiche”. I fatti che hanno portato all'apertura di una nuova istruttoria su Raimo risalgono all’11 settembre alla prima festa nazionale di Avs. "Penso che vada fatta da Alleanza Verdi e Sinistra... una manifestazione contro Valditara - aveva detto l'insegnante - non per la scuola ma contro Valditara perché ci sono dentro la sua ideologia tutto il peggio, la cialtronaggine, l’incapacità di avere una biografia internazionale, la recrudescenza appunto dell’umiliazione, un abilismo… un evidente abilismo, il classismo, il sessismo: c’è tutto. E quindi io penso che se è vero che non è lui l’avversario, è vero che è lui il fronte del palco di quel mondo che ci è avverso, e quindi vada colpito lì come si colpisce la Morte nera in Star Wars: come dire che c’è un impero, però c’è la Morte nera… Io penso che, come dire, non è difficile colpirlo perché tutto quello che dice è talmente palese, evidente, arrogante, cialtrone, lurido – direi lurido è una parola che si attaglia a quello che dice Valditara – che insomma è facile vederlo". Questi, però, non sarebbero insulti secondo Raimo. 

Intanto, si è già levato il coro in difesa del docente. Dalla sua parte si sono schierati il premio Nobel Giorgio Parisi, i cantanti Colapesce e Dimartino, lo scrittore Roberto Saviano e lo storico Carlo Ginzburg. Tra i primi firmatari dell'appello antifascista anche Zerocalcare, Paolo Giordano, Nicola Lagioia, Daria Bignardi, Adriano Sofri, Vasco Brondi. “In Italia un insegnante rischia il licenziamento per aver criticato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. È una notizia grave e allarmante”, si legge nell'appello. A insorgere anche Nicola Fratoianni Angelo Bonelli. Il primo, in un post su X, ha scritto: "Senza parole di fronte all’ennesima iniziativa censoria del ministero contro Raimo. La smettano di fare i gendarmi. Questo governo ha paura delle voci libere: 'E la paura è la via per il lato oscuro. Il lato oscuro essi sono'". Il deputato dei Verdi invece: "Voglio esprimere la mia solidarietà a Christian Raimo di fronte all'ennesima iniziativa censoria del ministero, guidato dal leghista Valditara, che considera il mondo della scuola come il suo feudo personale, in cui la sua autorità non può essere messa in discussione e le voci di dissenso vanno silenziate". Secondo Bonelli, si tratta addirittura di "veri e propri atti intimidatori verso coloro i quali non si allineano alla narrazione della destra italiana". 

Immancabile il sostegno dei dem: "La libertà di dissentire è il cuore della democrazia. Un insegnante non può rischiare il licenziamento per aver espresso critiche al Ministro dell'Istruzione e del Merito. Si tratta di un fatto grave che lede pesantemente la libertà di opinione e costituisce un precedente preoccupante - si legge in una nota dei deputati del Pd della commissione istruzione, che hanno annunciato di aver sottoscritto l'appello pro-Raimo -. Raimo rischia un nuovo provvedimento disciplinare che potrebbe fargli perdere il lavoro per alcune dichiarazioni che sono state strumentalizzate e ingigantite dalle forze politiche di maggioranza. Per quanto ci riguarda è inconcepibile che un docente rischi di rimanere senza lavoro e stipendio per aver espresso il proprio parere sull'idea di scuola della destra. Solo nei regimi questo diritto viene censurato e punito". "Profonda preoccupazione" e "solidarietà". infine, dalla Cgil.