Fabbrica di bufale
Matteo Salvini e Orban, Repubblica smentita a tempo record su Pontida
"Orban loda Salvini, 'nostro eroe'. Ma declina l'invito a Pontida". Uno strano mondo, quello di Repubblica. Soprattutto quando i giornalisti del direttore Maurizio Molinari devono scrivere di Matteo Salvini, Giorgia Meloni o centrodestra in genera.
Mentre venerdì a Budapest il leader della Lega e il premier ungherese si incontravano e blindavano la loro alleanza a 360°, nella redazione di Largo Fochetti erano tutti convinti che il capo di Fidesz e dei Patrioti per l'Europa avesse dato il due di picche al collega italiano. Invece, proprio in quei minuti i due stavano registrando il video diffuso in queste ultime ore, che smentisce clamorosamente il retroscena (o forse sarebbe meglio parlare di "auspicio" del quotidiano di riferimento del mondo progressista).
"Ci vediamo domenica 6 ottobre a Pontida, per una giornata di sicurezza, libertà e democrazia", annuncia Salvini, con Orban al suo fianco che conferma la sua presenza in inglese. Sarà una data da appuntarsi sul calendario, così come quella del 18 ottobre, quasi due settimane dopo, con una delegazione di Fidesz che sarà a Palermo per manifestare la vicinanza al segretario del Carroccio insieme ai leghisti davanti al Tribunale di Palermo, dove andrà in scena l'arringa difensiva di Giulia Bongiorno, avvocato del Capitano, al processo Open Arms. Almeno su questo punto, a Repubblica hanno avuto il buon senso di non negare.
E che per Repubblica non siano ore facili lo confermano anche le interviste in cui Antonio Tajani, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, smentisce su tutta a linea e con toni insolitamente duri i retroscena del quotidiano su Marina Berlusconi, Mario Draghi e i piani per destituirlo alla guida degli azzurri. Come se non fosse bastata la lettera della stessa presidente Fininvest di qualche giorno fa.