Alleati veri

Open Arms, la mossa di Viktor Orban: la delegazione fuori dall'aula di tribunale

"Ottimo incontro con il patriota più ricercato d'Europa, Matteo Salvini; grazie per la tua visita Matteo! Tu sei il nostro eroe e sei sempre benvenuto in Ungheria": si espone in prima persona Viktor Orban. Il premier ungherese e presidente del Consiglio dell'Unione Europea.in carica, dopo aver ricevuto nella capitale magiara il segretario della Lega e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti italiano ha diffuso su X il messaggio di sostegno all'alleato a Bruxelles e la foto insieme al vicepremier italiano. Il riferimento è, ovviamente, al processo Open Arms in corso. E proprio a Palermo, tra un mese, potrebbe arrivare il clamoroso colpo di scena firmato Orban.

Durante l'incontro con Salvini, fanno sapere dallo staff del leader leghista, il primo ministro ungherese "non ha mancato di chiedere informazioni" a proposito del processo di Palermo e "ha garantito la presenza di una delegazione del proprio partito (Fidesz, ndr) e degli altri alleati europei sia a Pontida (6 ottobre) che in Sicilia in occasione dell'arringa di Giulia Bongiorno (il prossimo 18 ottobre)". 

Il colloquio di Budapest è durato più di un'ora. Dapprima i due leader si sono confrontati in privato, per poi allargare il confronto alle rispettive delegazioni. L'incontro è stata l'occasione per alcune riflessioni a tutto campo, a partire dagli equilibri nell'Unione europea fino ad argomenti concreti di collaborazione tra i due Paesi, come lo sviluppo del porto di Trieste, a cui Budapest guarda con particolare interesse in quanto sbocco strategico sul Mediterraneo. Salvini e Orban hanno condiviso anche l'urgenza di fermare il conflitto in Ucraina, così come auspicato autorevolmente anche da Papa Francesco. 

Contemporaneamente, nell'aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo, è andata in scena l'udienza delle parti civili. "Noi confidiamo sulla pronuncia del Tribunale, riteniamo che ci siano tutte le condizioni per affermare la responsabilità penale dell'allora ministro dell'Interno", spiega l'avvocato di Open Arms, Arturo Salerni, parlando con i cronisti. Il pm ha chiesto sei anni di carcere per Salvini, accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. "Sono emerse anche le vicende terribili di chi è stato ostaggio sulla nave per tanti giorni in condizioni disumane, persone che venivano da realtà infernali nei loro percorsi migratori soprattutto dai campi libici che sono luoghi di tortura - ha aggiunto il legale della ong spagnoala - In Italia si sono ritrovati ad aspettare per quello che era un atto dovuto come prevedono le convenzioni internazionali e la legge italiana".