Carta canta

Open Arms e Fitto, il sondaggio Noto per Porta a porta: sinistra... muta

Il sondaggio Noto sul processo Open Arms pubblicato giovedì sera a Porta a Porta, il programma di approfondimento di Bruno Vespa nella seconda serata di Rai 1, parla chiaro: il 53% degli intervistati ritiene che l'allora ministro degli Interni Matteo Salvini non abbia commesso reati perché ha difeso i confini nazionali. 

Al contrario, "solo" il 36% pensa che abbia ragione il pm di Palermo, perché con il blocco della nave della Ong spagnola e il divieto di sbarco dei 147 migranti imposto nell'agosto del 2019 il leader della Lega sia passibile di condanna per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. Un capo d'accusa che ha portato i magistrati palermitani a chiedere 6 anni di reclusione per il vicepremier.

 

 

 

Il sondaggio ha anche verificato le ricadute della nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente esecutivo della Commissione europea. Per Noto il 48% degli italiani ritiene che la nomina di Fitto rafforzi l'Italia in Europa, mentre il 35% ritiene che tale nomina non ci rafforzi nella politica europea. Riguardo alla Commissione europea, nonostante Fratelli d'Italia non la abbia votato il bis di Ursula Von der Leyen come presidente, la premier italiana Giorrgia Meloni ha ottenuto la nomina a vicepresidente di Fitto, ministro per gli Affari Ue uscente. Per gli italiani, secondo il campione di Antonio Noto, questo risultato sarebbe per il 56% una vittoria della Presidente del Consiglio. Di parere contrario, anche qui, il 35 per cento.

 

 

 

In merito alla contesa all'interno del Movimento 5 Stelle con la battaglia tra il fondatore Beppe Grillo e il capo politico Giuseppe Conte, il 64% degli intervistati che votano 5 stelle ritiene che abbia ragione Conte, il 30% sta invece con Grillo. Sempre gli stessi intervistati ritengono che per il 67% sia meglio andare avanti uniti anche in presenza di forti contrasti tra Grillo e l'ex premier. Infine, il sondaggio politico con le intenzioni di voto vede FdI al 30% con una crescita dal risultato delle elezioni Europee dell'1,2%, un calo del Pd al 22% (-2,1%) e una crescita del M5s al 12.5% (+2.6),