Strappo
Mariastella Gelmini lascia Calenda: "Il mio percorso in Azione finisce oggi". I rumors sul futuro
Mariastella Gelmini lascia Azione: ad annunciarlo è stata lei stessa dopo un incontro con Carlo Calenda. Tra le motivazioni del suo addio c'è "la decisione" del partito "di entrare nel campo largo" nelle "tre Regioni che andranno al voto in autunno", Liguria, Emilia Romagna e Umbria. Cosa che la "costringe a prendere atto con rammarico" di non poter "rimanere" in Azione.
"Il mio percorso in Azione si conclude oggi - ha dichiarato l'ex ministra, che del partito era portavoce -. Ho avuto con Carlo Calenda un confronto sereno e leale e per quanto mi riguarda la stima e la gratitudine nei suoi confronti restano immutati, ma le scelte politiche del movimento a cui ho aderito con entusiasmo due anni fa vanno in una direzione che non posso condividere perché significativamente diversa da quella originaria". La Gelmini si era unita alla forza politica di Calenda due anni fa, dopo aver lasciato Forza Italia.
La politica ha parlato di "disagio": "La decisione di entrare nel campo largo in un'alleanza che comprende il Movimento 5 Stelle e la sinistra di Bonelli e Fratoianni nelle tre regioni che andranno al voto in autunno mi costringe a prendere atto con rammarico che non posso rimanere. Anche perché non provengo dalla sinistra e non intendo aderirvi adesso: ero e resto una moderata popolare e continuerò con linearità le medesime battaglie. Le legittime scelte regionali, per il contesto in cui sono maturate in particolar modo in Liguria, sono, come è di tutta evidenza, la premessa per uno spostamento di Azione verso il centrosinistra e per la costruzione di un'alleanza politica 'contro', cui non intendo partecipare". E infine: "Ringrazio tutta la comunità di Azione per il percorso fatto finora ma da domani il mio lavoro in Parlamento continuerà nel Gruppo Misto".
Sulla sua direzione futura, sarebbero tre le possibili nuove destinazioni dell'ex ministra: un ritorno in Forza Italia, un passaggio a Noi moderati di Maurizio Lupi o, infine, un clamoroso passaggio in FdI. Per ora, in ogni caso, si tratta solo di indiscrezioni, in attesa di conferme o di smentite.
A lasciare Calenda ieri, lunedì 16 settembre, è stato anche Enrico Costa, ex responsabile Giustizia di Azione. E pure nel suo caso a pesare è stato l'avvicinamento al campo largo. "È sotto gli occhi di tutti che i partiti del 'campo largo' hanno posizioni antitetiche rispetto alla linea che abbiamo rappresentato in questi anni - ha spiegato -. È sufficiente pensare alla violente critiche che hanno riservato alle mie proposte sulla giustizia per avere chiara l'impraticabilità di quell'area da parte di chi sostiene una politica garantista. Provengo da una tradizione liberale e intendo impegnarmi al fianco di chi condivide gli stessi valori e principi".