Veleno e pregiudizio

Open Arms, Rosy Bindi insulta Salvini e chi vota Lega: "Questa è la cultura di destra"

"Stiamo difendendo la patria da chi? Dai bambini, dalle donne, dai disperati del mondo? Sono questi quelli che attentano alla sicurezza del Paese?": Rosy Bindi lo ha detto in collegamento con Tiziana Panella a Tagadà su La7, riferendosi al caso Open Arms, il processo che vede imputato il ministro Matteo Salvini per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio. La conduttrice, allora, ha fatto un'osservazione: "Salvini dice: 'attenzione, noi siamo stati votati su un programma preciso' e utilizza questa questione della fiducia degli elettori come se il voto popolare rendesse immuni dal giudizio della magistratura".

"Questa è la cultura costituzionale di questa destra", ha replicato la Bindi. Che non ha perso tempo per puntare il dito contro la destra: "Per Berlusconi il voto popolare era il lavacro di fronte ai reati dei quali era accusato. Per Salvini il voto popolare, il programma politico, la propaganda nei confronti di un argomento così delicato come quello dell'immigrazione, lo solleva dal rispetto del diritto".

Guarda qui l'intervento di Rosy Bindi a Tagadà

 

 

La Bindi, poi, non si è detta d'accordo con chi sostiene che questo sia un processo politico: "Il pm non ha fatto una requisitoria politica ma basata sulle norme. Salvini prima dell’inchiesta di Palermo ha avuto il giudizio del Tribunale dei Ministri che è un collegio formato da tre magistrati che hanno chiesto l’autorizzazione del Parlamento a procedere e il Parlamento l'ha concessa: a quel punto perché un pm non dovrebbe fare il suo dovere? È un atto dovuto".