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Salerno, ecco la sanità di Vincenzo De Luca: la tac si fa dentro un tir

Simona Pletto
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Ci mancava solo la “Tac mobile” per tamponare l’emergenza sanitaria. Prodezze del Sud. In questo caso genialate sotto l’egida del governatore Vincenzo De Luca. Da alcuni giorni i cittadini di Battipaglia che necessitano di una tomografia, sono costretti a salire su un grosso camion parcheggiato nell’area esterna del pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Speranza per affidarsi alle cure dei radiologi.

Tutto questo per colpa di un calcolo di ingegneristica sbagliato. Sì, perché il nuovo tomografo Siemens che avrebbe dovuto essere posizionato nei locali di radiologia ai piani alti del nosocomio, pesava troppo. I dirigenti se ne sono accorti dopo l’importante acquisto siglato nel 2021, motivo per il quale il nuovo macchinario computerizzato è rimasto inutilizzato per almeno tre anni. Al suo posto, l’ospedale di Battipaglia ha continuato a utilizzare la vecchia Tac, per sopperire alle tante richieste dei pazienti. Un dispositivo fisso continuamente guasto, e che a fine estate non ha più dato segni di ripresa.

 

 

 

Da qui l’idea di scambiare la nuova, costosa e inutilizzata apparecchiatura del Santa Maria della Speranza con quella simile dell’ospedale di Eboli, dove i muri più spessi non creano problemi di staticità. Ma i locali di radiologia del nosocomio di Battipaglia, nel frattempo, necessitano di opere di ristrutturazione preventivate in 144mila euro. Così, per permettere i lavori di ripristino annunciati in quattro mesi, dunque in tempi record, ci si è inventati il tomografo su ruote. Una misura, quella adottata dall’ingegner Gennaro Sosto, direttore generale dell’Asl di Salerno, che da pochi giorni vede i pazienti salire sul tir per sottoporsi all’esame diagnostico.

«La vicenda della Tac che finisce da un ospedale all’altro è un’altra spia di inadeguatezza gestionale», tuona Aurelio Tommasetti, ex rettore dell’Università di Salerno e consigliere regionale della Lega in Campania. «Nonostante l’attesa dei pazienti – continua Tommasetti -, costretti ogni giorno a lunghe attesa al pronto soccorso a causa di guasti e malfunzionamenti, l’epilogo è il meno prevedibile e il più deludente: il macchinario acquistato dall’Asl finirà in un altro ospedale». «Il risultato – conclude Tommasetti-, è che gli utenti di Battipaglia, dopo anni di malfunzionamenti della Tac, ora per almeno 4 mesi dovranno accontentarsi di un camper per fare i controlli del caso. Pensavamo di averle viste tutte, invece le inefficienze della nostra Sanità riescono sempre a sorprenderci: davvero non c’erano alternative a un espediente del genere? Certo è che con De Luca scompare la programmazione sanitaria».

 

Sul caso della “Tac mobile” è intervenuto anche il senatore salernitano e commissario regionale di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, che ha annunciato un’interrogazione al ministro. «È inconcepibile che l’Asl di Salerno abbia collocato una Tac su un tir parcheggiato accanto all’ospedale di Battaglia – lamenta-, con gravi disagi sia per il personale sanitario, sia per i pazienti che hanno necessità di effettuare questo importante esame diagnostico. Non c’è mai fine al peggio. Presenterò con urgenza un’interrogazione parlamentare al ministro della Salute Orazio Schillaci affinché si faccia immediata chiarezza su questa paradossale vicenda».

L’emergenza sanità non riguarda solo la programmazione. All’ospedale Luigi Curto di Polla, sempre in provincia di Salerno, a causa della mancanza dei medici ieri mattina è stata sospesa l’attività di emergenza e di ricovero nel reparto di Chirurgia. Questo dopo che il responsabile, il dottor Aurelio Nastro, aveva scritto ai vertici dell’Asl dell’impossibilità di procedere con le attività per carenza dei medici. Dei quattro camici bianchi, infatti, due se ne vanno in pensione. Quelli che restano non riescono a garantire i turni lavorativi perché non c’è turn over. Una mobilità che in questo caso invece sì che servirebbe.

 

 

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