Parla il vicepremier
Open Arms, lo sfogo Matteo Salvini dopo la richiesta del pm: "Sono colpevole di aver difeso l'Italia"
Dopo che la Procura di Palermo ha chiesto sei anni di carcere per Matteo Salvini per i fatti riguardanti il caso Open Arms, è arrivata la replica del segretario della Lega. "Mai nessun governo e mai nessun ministro nella storia è stato messo sotto accusa o processato per aver difeso i confini del proprio Paese. L'articolo 52 della Costituzione recita: la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino. Mi dichiaro colpevole di aver difeso l'Italia e gli italiani. Mi dichiaro colpevole di aver mantenuto la parola data". Lo dice il vicepremier e leader della Lega in un video su Instagram in merito al processo Open Arms.
"Il 29 luglio 2019 - incomincia così il racconto del segretario del Carroccio - una nave spagnola di una ong spagnola, la Open Arms, salpa da Siracusa diretta a Lampedusa. A Lampedusa non arriverà mai. Improvvisamente cancella la destinazione dal diario di bordo e - aggiunge - si dirige verso le coste libiche".
"Il primo agosto riesce a intercettare un barcone con clandestini a bordo - ricorda Matteo Salvini -. Da quel momento comincia a navigare per il Mediterraneo raccogliendo altri clandestini e puntando verso l'Italia. Il 20 agosto arriverà davanti alle coste siciliane con 164 clandestini a bordo. Nei giorni precedenti aveva testardamente rifiutato ogni richiesta di aiuto, di soccorso, di sbarco in porti diversi rispetto a quelli italiani - aggiunge -. Hanno detto di no alla Tunisia, a Malta, persino allo stato di bandiera, cioè la Spagna. Più di 20 giorni di navigazione nel Mediterraneo trattenendo a bordo tutti questi clandestini, quando per raggiungere la Spagna sarebbero bastate 72 ore. Questa nave spagnola ha rifiutato per ben due volte lo sbarco dei clandestini in due porti messi a disposizione dalla Spagna e ha rifiutato - prosegue - addirittura il soccorso di una nave militare inviata dal governo spagnolo".
E ancora: "Durante la navigazione nel Mediterraneo della Open Arms abbiamo sempre soccorso e fatto sbarcare malati, donne incinte e minori a bordo. Insieme ai colleghi di governo avevo firmato il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane - evidenzia il vicepremier -. Grazie alla mia azione di governo erano diminuiti sbarchi, morti e dispersi nel mar Mediterraneo. Nell'anno precedente al mio arrivo gli sbarchi di clandestini erano stati 42.700, durante il mio mandato al ministero dell'Interno gli sbarchi si erano ridotti fino a 8.691 - sottolinea l'ex ministro dell'Interno -. Dopo di me gli sbarchi purtroppo tornarono a salire superando quota 21 mila nello stesso periodo. A questa nave spagnola non è mai stata impedita la possibilità di andare ovunque tranne che in Italia perché - conclude - non potevamo più essere il campo profughi di tutta Europa".