Scandaluccio?
Puglia, appalto da 41mila euro ai fratelli di Emiliano? Il governatore: "Non ne sapevo nulla"
L'appalto per gli arredi nella Regione Puglia è stato affidato alla Emiliano srl, società che fa capo ai fratelli del governatore Michele Emiliano, ma quest'ultimo non ne sapeva nulla. L'ultimo caso che imbarazza la sinistra viene riportato dal Corriere del Mezzogiorno. Si parla, nello specifico, di un appalto da 41mila euro destinato all’acquisto di arredamento per l’area relax e la biblioteca del Consiglio regionale.
"Il presidente Emiliano - hanno fatto sapere dalla presidenza - ha appreso la notizia dall’articolo del Corriere del Mezzogiorno. Non aveva informazioni dirette anche perché l’appalto in questione non passa assolutamente dal livello politico, ma è una procedura dirigenziale del Consiglio regionale. A questo si aggiunga che il presidente non ha nessuna partecipazione nell’azienda dei suoi fratelli. Il presidente, tuttavia, ha chiesto a Roberto Venneri, segretario generale della Presidenza, di acquisire dal Consiglio regionale -struttura del tutto autonoma e indipendente dalla Presidenza - le informazioni relative all’appalto".
A seguire l'esito delle verifiche. Dalla Presidenza hanno fatto sapere che Venneri "ha riscontrato che per tale appalto non sussistono profili di illegittimità". In realtà, come fa notare il Corsera, la questione non è tanto di legittimità quanto di opportunità politica, dal momento che l'appalto è stato assegnato a un’azienda vicina al governatore. E infatti pare che Emiliano, stando a quanto raccontato da persone a lui vicine, sarebbe rimasto particolarmente colpito da quanto successo.
Un certo imbarazzo è trapelato anche dalle parole di Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale. "Sono venuta a conoscenza della notizia questa mattina dal giornale. Come sapete - ha sottolineato l’esponente del Pd - gli organi politici non si occupano delle gare. Per questo ho chiesto immediatamente alla segretaria generale una relazione dettagliata sulla procedura di affidamento seguita dagli uffici, con una sua valutazione in merito. Da questa è emersa la legittimità dell’iter procedurale e la correttezza degli atti. Personalmente sento di dover lamentare l’inopportunità dell’invito e la conseguente partecipazione della ditta Emiliano srl ad una procedura bandita all’amministrazione regionale. Per questo ho chiesto agli uffici di prestare maggiore attenzione negli affidamenti diretti, non solo in merito alla legittimità degli atti, ma anche ai motivi di opportunità".
Sulle barricate l'opposizione. Tommaso Scatigna, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha commentato: "È una vicenda quasi surreale, perché evidenzia il livello di onnipotenza raggiunto da Emiliano. Le regole basilari di rispetto dell’opportunità vengono meno. Chiediamo che chiarisca".