Robe da regime

Ilaria Salis vieta l'ingresso ai giornalisti italiani

Lorenzo Mottola

Ilaria Salis finora aveva adottato uno stile comunicativo più da tiktoker che da politica, scegliendo quasi sempre di affidare le sue uscite a Instagram o Twitter. Per questo la conferenza stampa di ieri - che si è svolta presso l’associazione stampa estera di Milano – rappresentava comunque un evento insolito per l’ex galeotta brianzola. E un sospetto sul perché l’onorevole abbia scelto quella sede ci è venuto quando al termine dell’ultimo intervento è scoppiato un fragoroso applauso da parte dei presenti: un altro evento insolito per questo genere di cose.

Quel che spiace è che ai giornalisti delle testate italiane non sia stato permesso di entrare in sala a fare domande o quantomeno a seguire il “dibattito”, non consentendo così al nostro inviato – Tommaso Montesano - almeno di scegliere se unirsi o meno all’ovazione per l’anarchica con la passione per le abitazioni altrui. In altre parole, l’Italia è quel posto dove chi come Ilaria Salis si fregia del titolo di attivista per i diritti civili, compie azioni altamente democratiche come impedire le domande dei giornalisti poco graditi. E poi magari corre a sventolare classifiche sul rapporto tra potere e media dove immancabilmente partono attacchi al Centrodestra sul “rischio regime”.

 

 

 

Ci chiediamo a questo punto cosa dovremmo fare o dove dovremmo andare per provare a fare una semplice domanda alla nostra europarlamentare. Nei luoghi istituzionali abbiamo visto che ci isola. Aspettarla pazientemente all’uscita da casa può essere complicato: non sappiamo se finalmente si sia trasferita in un appartamento di sua proprietà (ieri tra le varie cose ha detto di volersi occupare della questione abitativa...) e il padre Roberto ha già minacciato di denunciare i cronisti che si sono appostati sotto il suo palazzo, dove la figlia fino a poco tempo fa risultava residente. Per il resto, l’abbiamo vista in pubblico al congresso di Sinistra Italiana, ma anche lì l’antifascista militante si era limitata a pronunciare il suo discorsetto. È la passione della sinistra per i monologhi. D’altra parte Ilaria è una maestra e sale in cattedra. Un giorno forse tornerà a insegnare ai nostri figli diritto civile.

 

 

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