Alla festa del Fatto

Piercamillo Davigo, la sua ricetta: "Ai detenuti bastano tre metri quadri"

Alla festa del Fatto Quotidiano è andato in scena un curioso scambio di battute tra Enrico Costa di Azione e Piercamillo Davigo. Il tema? Neanche a dirlo, la giustizia. "Se il sistema può evitare di far varcare la soglia del carcere a una persona che non lo merita deve farlo - ha detto il primo - e invece il 50% dei condannati in primo grado poi viene assolto e paghiamo al 30% dei richiedenti la riparazione per ingiusta detenzione". La replica dell'ex eroe di Mani Pulite: "Anche a costo di perderne 3mila, magari assassini?". "Sì - ha ribattuto Costa - anche una sola persona innocente non può essere sacrificata". 

Davigo, da buon manettaro, ha poi attaccato lo stop ai verbali sui giornali. "In un Paese democratico - questa è la tesi del magistrato - il cittadino deve essere informato e il pm non deve dire che qualcuno viene arrestato ma anche il perché, senno si arriva ai desaparecidos". Enrico Costa, però, ha una visione opposta:"Un’ordinanza di custodia cautelare magari di centinaia di pagine, con accuse e intercettazioni, spiattellata sulle pagine dei giornali è un processo anticipato, qualcosa da cui una persona innocente non si risolleva. E questo avviene in fase di indagini preliminari, prima di ogni presentazione di prova. Non voglio il bavaglio della stampa - ha poi aggiunto -, ma consideriamo che di 43 mila casi di custodia cautelare nel 2023 il 19% sono stati dichiarati ingiusti nello stesso anno".

 

 

Piercamillo Davigo non vuole sentire ragioni. Tira dritto per la sua strada, negando addirittura il sovraffollamento delle carceri. "Il problema è che si considera per ogni detenuto lo stesso spazio considerato per un abitante di un’abitazione normale, cioè 9 metri quadrati, mentre - ha precisato Davigo -. ne basterebbero 3, quello è davvero lo standard". Poi il paragone - un po' azzardato - con gli Stati Uniti: "Lì il processo accusatorio, che noi abbiamo copiato solo nelle parti che ci conveniva, inizia con l’arresto, poi semmai si esce su cauzione e se uno non si presenta lo mettono dentro per oltraggio alla corte. Come lo trovano? E dove scappa? Ci sono anche compagnie private che arrestano il 70%, va bene che li portino anche morti, perché così prendono i soldi".