Sul palco di Roma

Sangiuliano, Crosetto alla festa del Fatto: "Ma quali strascichi?"

"La decisione del ministro Gennaro Sangiuliano di dimettersi è stata una scelta seria e coraggiosa, penso sia giusto preservare sé stesso e le istituzioni". Anche il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenendo alla "Festa del Fatto Quotidiano", ha commentato l'addio del ministro della Cultura, travolto negli ultimi giorni dall'affaire Maria Rosaria Boccia

"Penso che ora avrà la libertà di difendersi. Ho impressione che la controparte sia molto determinata ma il governo è stato tenuto al di fuori da questa vicenda", spiega ancora Crosetto guardando poi al futuro, incarnato da Alessandro Giuli alla Cultura. "Mi pare ci sia un nuovo ministro, quali strascichi devono esserci? Io mi auguro che ci siano molte cose positive, voi vi augurate che ce ne siano di negative. Abbiamo proprio due visioni diverse sul ruolo del governo", è la battuta ai presenti, decisamente sbilanciati in chiave anti-centrodestra.

 

 

"Io mi auguro che ci siano sempre cose positive anche quando governano Draghi, Gentiloni, Letta, Renzi - ha sottolineato rivolgendosi non solo a Peter Gomez e Antonio Padellaro che lo stanno intervistando sul palco, ma pure a tutta la platea della Casa del Jazz a Roma -. Voi invece quando governa qualcuno che non sia di sinistra vi augurate spesso solo cose negative. E per fortuna non è così". 

Da Cernobbio, ospite d'onore del Forum Ambrosetti, ha sgomberato il campo dalle polemiche politiche anche Giorgia Meloni: "Sangiuliano ha sbagliato", premette, trasformando una "vicenda privata" in un caso che ha rischiato di trascinare nei veleni anche l'intero governo. Ma, ha aggiunto la premier, "se qualcuno pensa che situazioni come queste possano servire a indebolire il governo, temo che non accadrà". "Ieri quando la stampa aspettava le dimissioni di Sangiuliano io ero già al Quirinale a firmare la nomina del nuovo ministro - taglia corto il presidente del Consiglio -, perché intendo fare il mio lavoro e intendo farlo bene e fino alla fine della legislatura".