Nervi che saltano
Sangiuliano al Tg1, il Pd insorge: "Incredibile puntata di questo scandalo"
Il ministro Gennaro Sangiuliano si difende al Tg1, dà la sua versione dei fatti sul caso che lo sta facendo vacillare, quello di Maria Rosaria Boccia, donna con cui ammette nell'intervista concessa al direttore Gianmarco Chiocci di avere avuto una relazione, pur sostenendo senza indugi di non aver mai speso un euro di denaro pubblico tra viaggi e impegni istituzionali in cui è stata coinvolta.
Una difesa, quella in tv, ovvia, doverosa. Ma l'intervista - proposta al tiggì di mercoledì 4 settembre - fa insorgere quel Pd che da giorni invoca le dimissioni di Sangiuliano (dimissioni che il ministro ha rivelato di aver presentato alla vigilia a Giorgia Meloni, la quale però le ha respinte).
Ma si diceva: il Pd. "Quindici minuti di intervista a un ministro su fatti sui quali le opposizioni hanno chiesto di riferire in Parlamento non sono altro che un uso privato del servizio pubblico", tuonano i parlamentari Pd in Vigilanza Rai. "L'imbarazzante vicenda che ha coinvolto il ministro, le istituzioni, l'organizzazione del G7 ad oggi non è stata chiarita. Anzi, con uno stillicidio di novità quotidiane, mostra le ripetute bugie di membri del governo e apre nuove questioni sulle quali occorre riferire in Parlamento. In aggiunta, oggi si registra un'altra incredibile puntata di questo scandalo: uno spazio di 15 minuti, senza partecipazione dell'opposizione, alla voce unica e sola del ministro", concludono i dem. Già, vietato difendersi in televisione...
Sulla stessa linea d'onda anche i grillini. "La soap opera triste con protagonista Il ministro della cultura trova questa sera uno spazio abnorme sul primo telegiornale della tv pubblica. Oltre 10 minuti in cui Gennaro Sangiuliano usa il più importante tg della Rai per autoassolversi. Questo è Servizio Pubblico? Porteremo la questione in commissione di vigilanza", assicurano gli esponenti M5s in Commissione di vigilanza Rai.