Urca
L'aria che tira, il sospetto di Roberto Castelli su Forza Italia
"Questo martellamento che fa Forza Italia sullo Ius scholae non vorrei che fosse un grimaldello e una marcia di avvicinamento verso il centrosinistra e verso il distacco dal centrodestra": Roberto Castelli del Partito Popolare del Nord lo ha detto in collegamento con Francesco Magnani a L'Aria che tira su La7. Poi ha spiegato, facendo "un po' di fantapolitica", che questo posizionamento degli azzurri "potrebbe portarci a una situazione come quella che fu di Monti nel 2011. Si tira la corda, si prende lo spread che magari sale ancora a 400, si prende ad esempio il debito pubblico che passa i 3mila miliardi, si chiama all'emergenza economica, si cerca un rassemblement di politici e forze politiche di buona volontà che sostengano un governo magari tecnico e si dà una pedata nel sedere a Meloni e Salvini".
Lo stesso Salvini, a margine del Meeting di Rimini, ha spiegato che lo Ius scholae "non è una priorità e non è nell'agenda di governo. Non ho voglia di fare polemica. L'Italia è il paese europeo che concede più cittadinanze di tutti. Concediamo più cittadinanze a cittadini stranieri rispetto alla Francia, alla Spagna, alla Germania. Quindi legge che va bene non si cambia".
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Riferendosi, invece, al discorso del governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta, che al Meeting di Rimini ha parlato di pensioni, sanità e immigrazione regolare, Castelli ha commentato: "Panetta parla di immigrati regolari, quindi per avere uno sviluppo ordinato del Paese la prima cosa da fare è bloccare il continuo afflusso di clandestini, e mi pare che dopo un anno di inerzia qualche risultato si stia raggiungendo. Ora si scopre l'acqua calda se si dice che più ci sono lavoratori e più ci sono contributi per le pensioni, è ovvio".
Guarda qui l'intervento di Castelli a L'Aria che tira