Vicepremier

Salvini, lezione epica alla Francia: come saranno i letti a Milano-Cortina

Fabio Rubini

Prosegue a gonfie vele il cantiere dell’ex scalo di Porta Romana a Milano che ospiterà il Villaggio Olimpico dei Giochi invernali di Milano-Cortina 2026. L’occasione per aggiornare lo stato dell’arte è stata la visita al sito effettuata ieri mattina dal ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini. «Questa zona per i milanesi fino a poco tempo fa significava degrado, spaccio, prostituzioni, problemi. Ora ospiterà il Villaggio Olimpico. Abbiamo fatto un sopralluogo- spiega Salvini- su quelle che saranno le stanze. L’obiettivo è quello di non avere nessuno dei problemi che ci sono stati a Parigi. I letti - ha precisato il ministro - saranno in legno (e non in cartone come quelli dei Giochi francesi, ndr). Ma la cosa bella è quella che qui non solo verranno ospitati in maniera sostenibile i 1.700 atleti per le Olimpiadi ma, finiti i Giochi qui arriveranno 1.700 studenti universitari e sarà il più grande studentato universitario d’Italia».

Salvini, in un video diffuso dopo il sopralluogo, racconta anche di aver «visitato le stanze, ci sono cucine, ci sarà la palestra, ci saranno i negozi, la mensa. E il 50% di quella che era una delle aree più degradate di Milano sarà verde. Dall’altra parte negozi, uffici, servizi e mille appartamenti, di cui 300 di edilizia sociale. Quindi - conclude Salvini - sarà un mix bellissimo. Pochi credevano che saremmo arrivati in tempo. Invece, il cantiere ha tre mesi di anticipo. Verrà consegnato a luglio 2025». Chiude il leader della Lega: «Sarà una porzione nuova di città. Evviva l’Italia dei “sì”, evviva le Olimpiadi, evviva le piccole e grandi opere, evviva chi ha voglia di lavorare».

 


Tornando allo stato dell’arte, dopo il completamento della struttura delle sei palazzine del Villaggio Olimpico nel marzo di quest’anno, i lavori stanno proseguendo con la realizzazione delle facciate e la finitura degli interni degli edifici, che occupano una superficie lorda complessiva di circa 30mila metri quadrati. Entro l’anno è inoltre previsto il completamento dei lavori di ristrutturazione dei due edifici storici adiacenti al Villaggio, che caratterizzano la struttura architettonicamente l’area: entrambe le strutture (la Squadra Rialzo, che era utilizzata per manutenere i convogli ferroviari e il “Basilico”, l’ex magazzino dello Scalo divenuto negli anni il simbolo del lavoro del celebre fotografo Gabriele Basilico) saranno riqualificate nel rispetto della loro configurazione originale. Porta Romana, come ricorda il comunicato ufficiale della visita del ministro «rientra nell’accordo di programma sottoscritto nel 2017 da Comune di Milano, Regione Lombardia e Gruppo FS Italiane per la riqualificazione di sette scali ferroviari dismessi (Fari ni, Porta Romana, Porta Genova, Greco -Breda, Lambrate, Rogoredo, San Cristoforo), che insieme coprono una superficie di oltre un milione di metri quadrati; si tratta di un percorso che interesserà la città di Milano per i prossimi 20 anni e che rappresenta uno dei più grandi progetti di rigenerazione urbana in Italia e in Europa». Le Olimpiadi hanno dato un’accelerata decisiva allo scalo di Porta Romana, dopo che, con l’arrivo del centrosinistra alla guida di Milano oltre dieci anni fa, l’interesse per la sistemazione di queste aree si era notevolmente raffreddata.