Il retroscena
Meloni, il "dossier letale"di giornali e toghe rosse: come vogliono far fuori la premier
Contro Giorgia Meloni e la sua famiglia alcune toghe e giornali di sinistra starebbero cercando una sorta di "dossier letale", un modo per abbattere il governo. Lo riporta un retroscena del Giornale. Ne è un esempio la denuncia del ministro della Difesa Guido Crosetto alla Procura di Roma sulle informazioni riservate delle sue consulenze finite in mano ai giornali progressisti. Per non parlare, poi, delle indiscrezioni su un’inchiesta “bomba” di Report sul ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, mai andata in onda.
Nel luglio del 2023, invece, ci fu l’imputazione coatta per il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro per rivelazione del segreto d’ufficio sul caso Cospito, nonostante il pm avesse chiesto il proscioglimento. A novembre dello stesso anno, poi, Crosetto raccontò al Corriere della Sera di "riunioni di una corrente della magistratura in cui si parla di come fare a fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni". In effetti, nei mesi precedenti alle dichiarazioni del ministro, prima il congresso di Area e poi quello di Magistratura democratica, le due correnti di sinistra delle toghe, avevano sottolineato come i magistrati si fossero "attribuiti una funzione anti-maggioranza e di opposizione a questo governo".
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In un secondo momento c'è stata anche la storia dei dossier costruiti da Pasquale Striano, l’ufficiale della finanza in servizio alla Dna, la cui "pesca" era orientata soprattutto verso i pezzi grossi del potere meloniano. Nel database ci erano finiti, tra gli altri, Lollobrigida, il ministro del Made in Italy Adolfo Urso, Crosetto, e il sottosegretario Giovanbattista Fazzolari.