L'ex ministro

Meloni, il veleno di Elsa Fornero: "Mancanza di riferimenti all'indipendenza delle donne"

L'ex ministro del lavoro del Governo Monti, Elsa Fornero afferma alla Stampa di non avere nessun presunto pregiudizio nei confronti della Premier Giorgia Meloni e questo perché ammette di non avere mai ricevuto "attacchi scomposti per la riforma del sistema pensionistico che mi è toccato attuare, in una situazione di grave crisi finanziaria del Paese". Ma questo non basta per l'ex ministro a esimersi dal farle delle critiche. In particolare, la Fornero ha da ridire su come il presidente del Consiglio Meloni affronti il tema delle donne.

Per la Fornero, l'argomento è "un tema peraltro poco congeniale alla cultura di destra che lo considera non prioritario giacché la missione della donna vi è spesso concepita in chiave prevalentemente riproduttiva ("fare figli") e di attività di cura". Ma dopo l'aver esplicato le solite banalità sulla questione femminile eccola tornare sulle parole rilasciate dalla premier nei giorni scorsi al settimanale Chi: "Ciò che mi ha particolarmente colpita in quell'intervista è l'assoluta mancanza di riferimenti all'indipendenza delle donne, ossia alla necessità di superare la condizione di inferiorità femminile, e quindi la supremazia maschile, anche nella forma magari più blanda del paternalismo".

 

 

 

L'ex ministro Elsa Fornero ci tiene a dare inoltre lezioni di etica e morale. Sentite la lectio: "Quello dell'indipendenza personale in senso ampio è un traguardo che non si acquisisce senza autonomia economica la quale ha, a sua volta, nell'istruzione e nel lavoro i suoi veri fondamenti". E ancora: "Di questi un leader politico dovrebbe prioritariamente occuparsi, ma del lavoro delle donne Giorgia Meloni nell'intervista parla senza collegarlo al traguardo dell'indipendenza economica mentre al ruolo dell'istruzione non fa alcun riferimento".

Dall'intervista "traspare anzitutto l'orgoglio di chi ce l'ha fatta – fino a diventare Presidente del Consiglio – in mezzo a mille difficoltà e partendo da una posizione svantaggiata". Eh già, perché come ricorda la Fornero, i risultati ottenuti dalla premier nel corso di questi anni non sono il frutto di avvenimenti e incontri fortunati, ma di sacrificio e impegno. Ma la Fornero non ci sta e riduce il tutto a un fine utilitaristico. "Questo serve a Meloni per riaffermare il ruolo centrale del merito peraltro senza riferimenti a una più equa distribuzione delle opportunità, indispensabili perché il valore personale possa veramente esprimersi ed essere riconosciuto".