Ministro della Difesa
Ucraina, Crosetto: "L'attacco sul territorio russo? Allontanerà la pace"
"Nessun Paese deve invadere un altro Paese e dobbiamo mantenere questa linea anche in questo caso": Guido Crosetto lo ha detto a proposito dell'offensiva ucraina a Kursk, in Russia. "Il nostro tentativo è di dire che deve cessare l'attacco russo e ripristinare le regole del diritto internazionale, non quello di vedere un conflitto che diventa ancora più duro, che si sposta sul territorio russo - ha spiegato il ministro della Difesa ai microfoni di Radio Anch'io su Radio Rai1 -. Questo prevederà un ulteriore peggioramento della Russia sul fronte ucraino e quindi allontanerà sempre di più la possibilità di un cessate il fuoco, che è la precondizione per un percorso di pace".
Parlando delle armi fornite dall'Italia, invece, Crosetto ha spiegato che "non possono essere utilizzate se non dal punto di vista difensivo. E le altre che potrebbero essere utilizzate in altro modo non possono essere impiegate per un attacco in territorio russo. Ma non posso scendere in dettagli tecnici che sono secretati". Il ministro, poi, ha fatto notare anche un problema che riguarderebbe la stampa: "La miopia di un certo giornalismo è vedere tutto in chiave italiana, ma il tema non è questo. Non vengono utilizzate armi italiane in questo attacco, tranquilli, ma il problema non è che cosa succede oggi, o domani. La domanda è: con questa tattica, in questo modo si può arrivare più velocemente a quel tavolo di pace che tutti auspichiamo? Nessuno ha la risposta".
Anche sulla situazione in Medio Oriente, l'auspicio del ministro è che non si arrivi a una escalation: "Devo essere ottimista perché devo sperare che le cose non peggiorino". E ancora: "Questo ritardo iraniano", nell'annunciata risposta a Israele dopo l'assassinio del capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh a Teheran, "deriva dalle pressioni che tutto il mondo, non solo quello arabo, ha fatto. Tutti si rendono conto che ogni passo in più allontana dal cessate il fuoco che è l'obiettivo".