Segretario della Lega

Parigi 2024, l'affondo di Salvini su Macron: "Noi non faremo nuotare nessuno nelle fogne"

Prima la cerimonia d'apertura blasfema, poi le pugili intersex e infine la scarsissima qualità della Senna, il fiume di Parigi. Questi Giochi olimpici organizzati dai francesi sono stati un vero flop. E al centro della discussione c'è proprio il presidente Emmanuel Macron. L'Eliseo, uscito malconcio sia dalle Europee sia dalle legislative nazionali, sperava che in queste Olimpiadi potesse trovare il proprio riscatto. Ma, complici delle scelte ideologiche deleterie e surreali, è rimasto completamente deluso.

Matteo Salvini, in occasione della Festa della Lega Romagna a Cervia è tornato a parlare di Parigi 2024. E non ha risparmiato pesanti critiche a Emmanuel Macron e al Cio. "Noi non faremo nuotare o sciare nessuno nelle fogne, perché alla salute degli atleti noi ci teniamo - ha esordito il segretario del Carroccio -. Lo sport dovrebbe essere il trionfo dell'amicizia, inclusione". Sulla cerimonia inaugurale invece ha detto: "confesso che quando ho visto la cerimonia d'apertura...quando ho visto la derisione dell'Ultima cena e di nostro signore Gesù Cristo, mi sono vergognato per gli organizzatori". 

 

 

Il segretario del Carroccio è rimasto invece colpito dall'umanità espressa sul campo dal campione serbo Novak Djokovic. L'ex numero uno al mondo, dopo aver sconfitto l'avversario spagnolo Carlos Alcaraz, è scoppiato in lacrime come un bambino. E poi ha dedicato un pensiero al cielo, baciando il proprio crocifisso e facendosi un segno della croce. "Il gesto più bello è stato quello di Djokovic - ha sottolineato Salvini - che dopo aver vinto si è inginocchiato, si è fatto il segno della croce e ha guardato verso il cielo".