La sparata della direttrice di Sos Medittarenee

Ong, Taurino attacca: "Dati del governo parziali". Insorge Fdi: "Parole gravissime"

La dura linea adottata dal Governo Meloni  in materia di immigrazione sta già portando i primi risultati, ma c'è già chi non ce la fa a dare ragione ai numeri muovendo accuse ingiustificate. Ne è un esempio Valeria Taurino, direttrice di  SOS Meditarranee che, parlando dei dati forniti dal ministero dell'Interno nei giorni scorsi, ha detto: "Crediamo che siano parziali. Molte più persone iniziano la traversata via mare e molti non arrivano sulle coste italiane a causa dei naufragi o delle intercettazioni della Guardia costiera, sia quella libica sia quella tunisina", ha tuonato la Taurino.

Per la Taurino la diminuzione degli arrivi "si deve parzialmente anche alla politica di contenimento flussi che ha visto impiegare risorse italiane ed europee con l’esternalizzazione delle frontiere e quindi con gli accordi fatti con Libia e Tunisia. Ma tutto questo è avvenuto a scapito del rispetto delle convenzioni internazionali e dimenticando ogni diritto umano”. Insomma, la Taurino sembra voler negare perfino l'evidenza, ma c'è chi non ci sta e ha voluto replicare alle accuse: "Le parole di Valeria Taurino, della ong Sos Mediterranee, che afferma che i dati sugli sbarchi comunicati dal governo sarebbero parziali, risuonano gravissime", ha spiegato il deputato di Fratelli d’Italia, Sara Kelany, responsabile del Dipartimento Immigrazione che ha sottolineato come "il drastico calo degli sbarchi in Italia è certificato non solo dal cruscotto statistico del Viminale, ma anche recentemente da Croce Rossa Internazionale che gestisce l’hotspot di Lampedusa".

E basta dare uno sguardo ai numeri per convenire con la Kelany. Sono 33.869 le persone che sono arrivate nei porti italiani dal primo gennaio a venerdì scorso contro gli 89.401 dell'anno scorso. Le politiche del governo Meloni di contrasto alla immigrazione clandestina hanno portato dunque  a una diminuzione del 60%. Secondo il deputato di FdI, "questo è il risultato delle politiche migratorie del governo Meloni che sin dal suo insediamento ha lavorato per difendere le frontiere, lottare contro il traffico di esseri umani e cooperare con i paesi di provenienza. È inaccettabile - ha proseguito - che organizzazioni private come le ong, che dovrebbero occuparsi di attività umanitaria, invece intervengano quotidianamente per contrastare le politiche migratorie di questo governo. È tuttavia evidente che l’approccio del governo Meloni sta determinando soluzioni strutturali al problema dell’immigrazione irregolare, se ne facciano una ragione le ong, non si faranno passi indietro".