Clima d'odio

Bignami smaschera le accuse a FdI sulla Strage di Bologna: "Allora hanno chiesto aiuto agli eredi degli assassini?"

"Sostenere che chi è al governo è erede degli stragisti è infamante e offensivo. Lo dico da bolognese ancor prima che da esponente del governo". Sono dure le parole rilasciate al Corriere della Sera di Galeazzo Bignami, deputato di Fratelli d'Italia e viceministro dei Trasporti, commentando le accuse del presidente dell'associazione familiari delle vittime della strage di Bologna.

E' "falso", secondo Bignami, che la destra non abbia mai detto parole chiare sulla strage: "Io stesso negli anni passati ho detto che è accertata la matrice fascista". Quanto alle responsabilità, sancite dalle ultime sentenze, di personaggi vicini a Msi come Cavallini, il viceministro osserva: "Non si può fissare un sillogismo per cui ora siamo gli eredi di quegli assassini e la premier è collusa con gli stragisti. Capisco quello che hanno passato i familiari delle vittime ma per chi c'era, per chi ha vissuto, quell'abisso è una enormità. Avevo 4 anni ma ho ancora il ricordo nitido di quel boato e di mia madre che affidava me e mio fratello a due signore anziane per andare ad aiutare. Anche per questo vado ogni anno alla commemorazione e mi aspetto un momento condiviso. Bolognesi ci ha chiesto sostegno nella giusta battaglia per i risarcimenti e glielo abbiamo garantito e poi in piazza dice questo? Allora ha chiesto aiuto agli eredi degli assassini?".

 

 

 

Bignami ammette che intorno alla vicenda "c'è omertà. Per questo mi sono sempre unito alle richieste di chiarezza e desecretazione e ribadito la matrice fascista come ha fatto anche il ministro Piantedosi". Secondo il viceministro "non c'è un nesso simbolico con gli stragisti" se FdI tiene la fiamma tricolore nel simbolo. E sulle parole della premier Giorgia Meloni che ha polemizzato con Bolognesi, Bignami dice: "Io stesso sono stato insultato e offeso in piazza. E dopo quelle parole mi sento meno sicuro. Conosco la violenza politica: a mio padre spararono sette colpi e cinque lo raggiunsero. A casa mia diedero fuoco in stile fratelli Mattei. Non bisogna alimentare il clima d'odio".