Palle di vetro
"Vannacci a capo di un nuovo partito di destra": Renzi la spara e il generale lo fulmina
"Sempre comico ascoltare Renzi, strano che questa volta non abbia detto 'Vannacci si deve vergognare...'". Il generale Roberto Vannacci, eurodeputato della Lega nel gruppo Patrioti per l'Europa, commenta con un sorriso velenoso la profezia dell'ex premier Matteo Renzi sul suo conto.
Secondo il leader di Italia Viva, tornato ormai in pianta stabile nel campo del centrosinistra dopo aver deposto l'ascia di guerra contro il Pd di Elly Schlein e il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, proprio l'ex militare italiano potrebbe presto fondare un nuovo partito dei destra italiano in contrapposizione alle attuali forze dell'area, forte di importanti rapporti e appoggi all'estero, da Viktor Orban a Marine Le Pen. Fantascienza, di fatto, per Vannacci.
"La politica estera è sempre stata il collante per far nascere i governi. Oggi la politica estera divide trasversalmente soprattutto il centrodestra: Salvini da una parte, Tajani dall’altra e Meloni che deve scegliere dove posizionarsi tra coerenza e pragmatismo", ha spiegato Renzi sabato sera ospite della rassegna culturale Ponza D’Autore, curata da Valentina Fontana e Gianluigi Nuzzi e organizzata da Vis Factor.
Di fronte a questo quadro “potrebbe accadere, e qui sarebbe interessante capire se c’è o non c’è un intervento dall’esterno, che qualcuno a destra crei un partito contro la coalizione di centrodestra, ad esempio Vannacci, e quindi che la destra, che è andata unita alle politiche del 2022, potrebbe andare divisa a quelle del 2027, o 2026".
"Meloni - riflette Renzi - è entrata nella fase della discesa: ha sbagliato il posizionamento sull’Europa ed è rimasta sola, senza alleati, scegliendo di stare con i Conservatori, mentre i suoi amici dei Conservatori come Abascal se ne andavano. Giorgia ha detto 'votate Giorgia perché votando me io cambierò l’Europa'. Lei ha preso i suoi voti, il 29%, è andata al tavolo per prendere uno dei top jobs ed è rimasta a bocca asciutta. La Von der Leyen, infatti, ha preferito i voti dei Verdi a lei, così Meloni ha preso due sconfitte di fila".