In piazza contro Toti

Che vergogna la comitiva rossa delle "manette" che si aggira per l'Italia

Dalle gloriose Repubbliche marinare alle repubblichette della “forca e martello”. Ma cosa ci sta accadendo? Com’è possibile che la straordinaria storia e tradizione di Venezia e di Genova possa essere violentata dai due incredibili episodi che oggi vi raccontiamo?

La prima scena si è svolta nel capoluogo veneto, dove in pieno consiglio comunale si è verificata l’irruzione di un manipolo di urlatori dei centri sociali di sinistra per inveire contro il sindaco Brugnaro, oggetto di un’indagine che suscita numerose perplessità sia per la sua tempistica che per la fumosa sostanza delle contestazioni a suo carico. E i teppisti, pronti a farsi giustizia da sé, si sono messi a ululare: “Fuori Brugnaro dalla laguna”. Ma siamo impazziti? Brugnaro non è solo un cittadino innocente e incensurato, ma è il sindaco regolarmente eletto dalla maggioranza dei veneziani. E - se ancora credono nella democrazia - toccherebbe in primo luogo ai suoi oppositori riconoscergli totale legittimità e respingere con sdegno la gazzarra a cui invece abbiamo dovuto assistere ieri (...)

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