Parla l'epurato

Qatargate, lo sfogo dell'ex eurodeputato Andrea Cozzolino: "Il Pd è stato indecente"

"Mi hanno scaricato come spazzatura". Con questa frase Andrea Cozzolino ha commentato la scelta del Partito democratico di non puntare più su di lui dopo lo scandalo Qatargate che lo ha visto tra i protagonisti. Ora che non è più eurodeputato può finalmente tirare le somme sulla tempesta politica e mediatica che lo ha travolto. Tutto ebbe inizio nel dicembre 2022. Dopo l'arresto per corruzione di Antonio Panzeri (Pd), Eva Kaili (vicepresidente dell'Euro Camera) e Francesco Giorgi (compagno di Kaili, ex assistente di Panzeri e collaboratore proprio di Cozzolino), al Nazareno si è scatenato il panico

Come spiega lo stesso Cozzolino al Foglio, i primi a emettere una sentenza sulla sua persona sono stati proprio i dirigenti del Pd. "Sono un caso unico nel panorama italiano - ha commentato l'ex Pd -, un politico che è stato investito da un’indagine della procura e, senza avere visto nemmeno un avviso di garanzia o aver capito il capo di imputazione, è stato sospeso dal proprio partito in poche ore. È stato assolutamente indecente il comportamento del Partito democratico e dell’allora gruppo dirigente”. Uno strappo voluto dai vecchi big del partito, ma che anche oggi nessuno, neanche con lo sgonfiarsi delle indagini, ha mai provato a ricucire. “Sono passati 18 mesi ma il Pd ancora non ha detto una parola - ha tuonato Cozzolino -, niente tranne un’iniziativa che ho molto apprezzato dall’ex ministro Orlando, che ringrazio, che ha ritenuto di fare un’interrogazione parlamentare su questa vicenda”.

 

 

A quasi due anni da quello scandalo, però, sembra che tutti si siano dimenticati del Qatargate. "I protagonisti sono cambiati, il giudice Claise non c’è più, ho saputo che si è candidato alle elezioni politiche in Belgio, ma non è stato eletto, che dire, spiace…”, ha dichiarato Cozzolino che poi ha aggiunto: “Non ci sono più nelle indagini neanche i paesi presunti corruttori: né il Qatar né il Marocco”.